Scegliere il commercialista perfetto per le proprie necessità

La scelta del commercialista più adatto alle proprie esigenze può essere facilitata seguendo alcuni semplici consigli: ecco quali e perché non si deve sempre spendere molto

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 23 Marzo 2025 13:23

La stagione della dichiarazione dei redditi si è aperta ufficialmente. C’è chi sceglie di preparare tutta la documentazione in autonomia o chi preferisce affidarsi a un commercialista per disbrigare le pratiche. Poi ci sono i lavoratori autonomi e le imprese – ma in generale tutti i titolari di partita Iva, che sono obbligati ad appoggiarsi a un professionista abilitato, per riuscire a rispettare le scadenze e, soprattutto, per evitare gli errori.

Ma quali criteri è necessario adottare per scegliere un commercialista? A cosa è necessario stare attenti per scegliere la persona giusta, in grado di seguire l’attività per evitare il più possibile dei problemi? La prima risposta che viene da dare è non soffermarsi solo sui preventivi. La parola d’ordine dovrebbe essere un’altra: affidabilità. Il commercialista deve avere, prima di tutto, esperienza e conoscere il settore nel quale il cliente opera.

Quando andare da un commercialista?

Il momento ideale nel quale scegliere il commercialista è ancora prima di avviare l’attività. Indipendentemente dal tipo di impresa che si vuole aprire è bene interfacciarsi con un valido professionista, in modo che possa fornire i giusti consigli e la consulenza relativa al business che si sta avviando.

Un buon commercialista, infatti, è in grado di fornire il supporto corretto per progettare l’attività, consigliando quale possa essere la ragione sociale più corretta rispetto al tipo di affari che si dovranno fare. Potrà, inoltre, indirizzare verso il regime fiscale più conveniente e indicare le agevolazioni a cui si ha diritto. Ma soprattutto è in grado di supportare nel preventivare quali sforzi finanziari potrebbero essere necessari per avviare l’attività.

Uno degli elementi sui quali basare la scelta del proprio commercialista è proprio il suo approccio a questa prima fase dell’attività: l’attenzione, la cura e i consigli che è in grado di fornire sono dei cardini sui quali poggiare la propria decisione definitiva. Se i suoi consigli sono ottimali per strutturare il business in maniera efficiente e i suoi suggerimenti sono tutti in linea con le normative del settore, è un punto a suo vantaggio.

Il discorso, ovviamente, cambia leggermente nel caso in cui l’azienda sia già avviata. Decidere di cambiare il commercialista deve essere sempre una scelta ben ponderata e non può essere determinata da un attimo di ira o dalla fretta. Un errore può determinare diversi problemi.

Come si sceglie un buon commercialista?

Un commercialista preparato ed esperto è in grado di fare la differenza: può aiutare a far crescere l’impresa. Spesso e volentieri si decide di cambiare consulente per incompatibilità: nel corso del tempo si sono venuti a creare degli attriti e ad un certo punto si è generata una vera e propria rottura. Quando si attraversa questa fase scegliere un nuovo commercialista è difficile: il rischio è di essere diffidenti. Una reazione indubbiamente umana, ma che non porta a nulla di buono.

Chi si dovesse trovare in questa fase può risolvere il problema in un modo molto semplice: mette alla prova il potenziale commercialista, ponendogli domande precise e dettagliate. Questo permette di capire con che tipo di professionista si ha a che fare: una domanda diretta, alla quale non venga data una risposta precostituita o delle frasi fatte, scioglie se non tutti almeno buona parte dei dubbi rispetto alla persona che si ha davanti.

Alcuni constiglio per scegliere un commercialista

Avere un rapporto franco e sincero con il proprio commercialista è importante per far crescere l’impresa e l’attività. Ma a cosa è necessario stare attenti per scegliere il professionista giusto che possa seguire l’attività. La scelta deve essere effettuata tenendo conto di tre fattori importanti:

  • il commercialista deve essere iscritto all’albo;
  • il professionista deve essere competente ed avere esperienza nel settore nel quale il cliente opera;
  • non bisogna scegliere il commercialista in base al prezzo.

L’iscrizione all’albo

Sembrerà una banalità, ma è necessario verificare che il commercialista sia iscritto all’albo. Nel corso degli ultimi anni sono spuntati dal nulla molti soggetti che forniscono consulenza alle imprese: si sono inseriti nel mercato, utilizzando il titolo professionale di dottore commercialista. Ma non è detto che siano iscritti al relativo albo.

Molti soggetti che operano in questo campo, pur di attrarre nuovi clienti, millantano dei titoli che in realtà non hanno. Questo è il motivo per il quale è necessario assicurarsi che siano realmente iscritti all’albo.

Il commercialista ha una formazione adatta ad affiancare l’imprenditore nella sua attività: prima ha studiato economia e poi ha svolto un lungo periodo di praticantato. L’obbligo di sostenere un esame di abilitazione è garanzia della sua ottima preparazione tecnica.

L’importanza dell’esperienza nel settore

Il passo successivo è quello di verificare se il commercialista individuato ha esperienza nel settore nel quale si andrà ad operare. Dato che il sistema economico, amministrativo e fiscale è particolarmente complesso, spesso e volentieri i commercialisti preferiscono non seguire le imprese che operano in tutti i settori. Questo è il motivo per il quale è importante rivolgersi a un professionista che sia specializzato nel settore in cui si andrà ad operare.

Aggiungiamo, però una considerazione: non esiste il commercialista perfetto per ogni occasione e per ogni cliente. Ma solo quello che risponde nel modo migliore alle necessità di un determinato soggetto.

Il nodo del prezzo

I prezzi del commercialista sono importanti, ma la scelta non deve essere fatta solo in base alla spesa. In molti casi scegliere il professionista più economico potrebbe essere un grosso errore: quando si ha la necessità di avere dei servizi accurati e particolarmente complessi, si deve mettere in conto una spesa più alta.

Una spesa maggiore può essere giustificata se il commercialista è in grado di garantire una maggiore attenzione, una gamma di servizi più ampia e delle consulenze particolari.

Ovviamente questo non significa che si debba necessariamente spendere molto. Ma deve essere sempre chiaro il tariffario delle prestazioni previste nel corso dell’anno.