Scadenze fiscali di ottobre, le date da segnare in calendario

Dal versamento dell’Iva alle dichiarazioni, tutte le principali scadenze fiscali di ottobre 2025 per contribuenti e aziende

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

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Il mese di ottobre 2025 si conferma uno dei più intensi sul fronte delle scadenze fiscali. Dichiarazioni, comunicazioni e versamenti si concentrano in poche settimane, coinvolgendo contribuenti, imprese, professionisti e sostituti d’imposta.

Per non rischiare errori, interessi o sanzioni, è fondamentale segnare sul calendario le principali scadenze fiscali di ottobre 2025, organizzarsi per tempo e, se necessario, valutare piani di rateizzazione o strumenti di finanziamento. Vediamo in dettaglio tutte le date chiave del mese, mentre per l’elenco completo si rimanda allo scadenziario ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Le scadenze fiscali di ottobre 2025

Ottobre porta con sé adempimenti mensili, trimestrali e annuali. Oltre ai versamenti Iva e ritenute, sono previsti gli invii dei modelli Intrastat, Redditi, Irap e 770.

Il mese si chiude con una delle scadenze più importanti dell’anno: la presentazione telematica delle dichiarazioni dei redditi e dell’Irap, oltre al Modello 770.

1 ottobre, contributi e comunicazioni previdenziali

Il mese inizia con alcuni adempimenti specifici per casse previdenziali private. È il caso, ad esempio, della comunicazione reddituale e saldo contributivo Enpap (psicologi) e di altri enti previdenziali autonomi.

10 ottobre, primo giro di comunicazioni

Entro il 10 ottobre i contribuenti che hanno presentato il Modello 730 possono comunicare al sostituto d’imposta la volontà di ridurre o annullare l’acconto Irpef.

E gli iscritti ad alcune casse previdenziali, come l’Enpapi, devono rispettare il termine per il versamento della prima rata contributiva.

15 ottobre, fatture differite e annullamento Redditi Pf

Per i titolari di partita Iva, il 15 ottobre segna il limite per adempiere all’obbligo di emettere e registrare le fatture differite relative a beni consegnati o servizi resi a settembre.

Ed è l’ultimo giorno utile per annullare il Modello Redditi Persone Fisiche 2025 già inviato, purché senza Modello F24 collegato.

16 ottobre: Iva, ritenute e contributi

Questa è la scadenza fiscale più importante della prima metà del mese. Entro il 16 ottobre occorre:

  • versare l’Iva mensile relativa a settembre 2025;
  • versare le ritenute d’acconto su stipendi, compensi, provvigioni e altri redditi;
  • pagare i contributi previdenziali e assistenziali Inps per i lavoratori dipendenti;
  • regolarizzare altre imposte periodiche come Tobin Tax e accise.

20 ottobre, comunicazione canone tv

Le imprese elettriche devono inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi al canone tv addebitato e riscosso nel mese precedente.

27 ottobre, Intrastat e 730 integrativo

Il 27 ottobre è dedicato agli adempimenti comunitari e correttivi:

  • invio elenchi Intrastat mensili e trimestrali per le operazioni intracomunitarie;
  • invio del Modello 730 integrativo per correggere dichiarazioni già presentate.

31 ottobre, scadenze fiscali di fine mese

L’ultima giornata del mese è anche la più delicata. Entro il 31 ottobre occorre:

  • presentare il Modello Redditi 2025 per persone fisiche, società ed enti;
  • trasmettere la dichiarazione Irap 2025;
  • inviare il Modello 770/2025 per i sostituti d’imposta;
  • presentare il Modello Iva Tr per chi richiede rimborso o compensazione del credito Iva del 3° trimestre;
  • inviare altre comunicazioni specifiche per casse previdenziali e categorie particolari.

Questa data rappresenta una vera linea rossa per chiudere in regola gran parte degli adempimenti fiscali dell’anno.

Come evitare errori e sanzioni

La concentrazione di scadenze in un unico mese aumenta il rischio di ritardi e omissioni. Alcuni consigli utili:

  • programmare per tempo le dichiarazioni e i versamenti;
  • controllare eventuali precompilati e correggere errori con i modelli integrativi;
  • affidarsi a un consulente fiscale per verifiche e trasmissioni telematiche;
  • valutare piani di rateizzazione o prestiti per gestire eventuali squilibri di cassa.