Rottamazione quinquies, gli interessi scendono al 3% dopo l’emendamento: come aderire

Un emendamento alla Manovra ha portato gli interessi sulle rate della Rottamazione quinquies al 3%, andando incontro alle richieste della Lega

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

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La maggioranza ha modificato, con un emendamento, l’articolo della Manovra finanziaria che regola la Rottamazione quinquies. La definizione agevolata dei debiti con il fisco è diventata ancora più conveniente per chi potrà aderire, grazie a una riduzione degli interessi, già molto bassi, applicati alle rate con cui i contribuenti morosi potranno sanare la propria posizione.

Sarà possibile aderire al condono fiscale a partire dal prossimo anno, con una procedura interamente online. Ancora ferma, per il momento, l’ipotesi di un allargamento della platea che può accedere alla definizione agevolata, per cui la Lega spinge fin dall’approvazione del testo della Manovra in Consiglio dei ministri.

Le novità sulla Rottamazione quinquies

Grazie all’ultimo emendamento approvato in Commissione bilancio al Senato, la Rottamazione quinquies sarà ancora più conveniente per chi vi aderirà. La definizione agevolata per i debiti con il fisco non avrà più un interesse del 4%, come stabilito dal testo uscito dal Consiglio dei ministri, ma del 3%. Si tratta, almeno in parte, di una vittoria della Lega, che fin dalla prima bozza della Manovra spinge per ampliare i benefici di questa norma.

Il partito di Matteo Salvini aveva in realtà chiesto che gli interessi fossero del 2%. Una cifra che però comportava un esborso troppo alto delle casse dello Stato, che già considerano i debiti con il fisco da ripagare a interessi ben più alti di quelli concessi dalla Rottamazione delle cartelle esattoriali. È stato quindi trovato un accordo di compromesso.

Per il momento rimane invece bloccata l’ipotesi di allargare la platea di chi ha diritto al condono. Questa è un’altra battaglia della Lega, che però potrebbe avere costi troppo alti per la Manovra del 2026, che ha tra i suoi primi obiettivi mantenere la spesa sotto controllo ed evitare un’espansione del deficit oltre i 3% del Pil, dopo che l’obiettivo fissato dalle regole europee è stato raggiunto con un anno di anticipo.

Chi può aderire alla Rottamazione

Se questa dovesse essere la forma definitiva della Rottamazione quinquies quindi, dal prossimo anno i contribuenti che hanno debiti con il fisco potranno accedere a un nuovo condono fiscale. Si tratta di una misura leggermente meno conveniente di quelle del passato, in linea con il maggiore rigore sui conti pubblici di questo esecutivo.

I debiti potranno essere definiti in un massimo di 54 rate bimestrali, quindi in 9 anni, senza nessuna sanzione accessoria. Gli interessi, come detto, saranno del 3%. Potranno essere saldati solo i debiti maturati tra il 2000 e il 2023, e soltanto chi in questo periodo ha presentato una dichiarazione dei redditi potrà aderire.

Le critiche alla Rottamazione quinquies

La definizione agevolata dei debiti con il fisco ha suscitato diverse polemiche, non soltanto dalle opposizioni. Le prime lamentele sono arrivate dalla maggioranza stessa, in un contesto in cui le risorse per le misure della Manovra erano molto limitate.

La più dura nel giudizio sulla norma è stata però la Corte dei conti, che al momento di bollinare la legge di bilancio ha espresso contrarietà per una legge che “premia i contribuenti morosi a danno di quelli che hanno pagato regolarmente”. I giudici hanno chiesto che questo sia l’ultimo condono fiscale di questo tipo.