Rottamazione quater, possibile rinvio per il pagamento della quinta rata

La Commissione Bilancio del Senato chiede il rinvio del pagamento della quinta rata della rottamazione quater per compresenza, il 31 luglio, di altri adempimenti: la decisione ora spetta al governo

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Il pagamento della quinta rata della rottamazione quater, inizialmente previsto entro la fine del mese di luglio 2024, potrebbe subire un rinvio a causa della sua corrispondenza con la scadenza di altri adempimenti fiscali. A proporre questa ipotesi è stata la Commissione Bilancio del Senato che ha anche avanzato come possibile nuova data di pagamento il 15 settembre 2024. Si tratta, è bene precisarlo, di un parere, con la decisione definitiva che dovrà essere presa dal governo presieduto da Giorgia Meloni. Nel frattempo il ministero dell’Economia starebbe anche lavorando ad un nuovo meccanismo che permetta il recupero della misura agevolata per il pagamento dei debiti a coloro che, perché inadempienti, ne sono usciti.

Rottamazione quater, il rinvio del pagamento della quinta rata

La Commissione Bilancio del Senato, nel suo parere sul decreto legislativo dell’adempimento collaborativo, ha avanzato al governo la richiesta, non vincolante, di posticipare il pagamento della quinta rata della rottamazione quater.

“Si valuti – si legge nel parere della Commissione – la possibilità di posticipare fino al 15 settembre prossimo, o comunque ad altra data che si ritenga opportuna, il versamento della quinta rata della rottamazione quater, allo stato previsto per il prossimo 31 luglio 2024, in considerazione della contestuale scadenza di altri adempimenti fiscali“.

Ciò che sostengono dalla Commissione è che, la compresenza di più adempimenti, potrebbe indurre alcuni contribuenti a trovarsi nella difficile situazione di non riuscire a pagare per intero quanto dovuto. Questa ipotesi, nel caso della rottamazione quater, porterebbe gli stessi all’automatica perdita dei benefici della definizione agevolata.

Le altre novità sulla rottamazione delle cartelle

Il possibile rinvio della quinta rata della rottamazione quater sarebbe soltanto una delle novità a cui il governo, si legga ministero dell’Economia e delle Finanze, e l’Agenzia delle Entrate Riscossione starebbero lavorando. In ballo, infatti, specie in caso di slittamento del pagamento della quinta rata, ci sarebbe la volontà di includere nuovamente ai tutti i contribuenti che non hanno provveduto a saldare i precedenti versamenti. Si ricorda a tal proposito, che un terzo di coloro che hanno sottoscritto il patto con il Fisco per versare a rate i propri debiti erariali del periodo compreso tra il 2000 e giugno 2022, non hanno provveduto a rispettarlo.

E ancora, il dicastero guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti starebbe anche valutando meccanismo nuovo che consenta di estendere la sanatoria anche alle cartelle esattoriali che sono state maturate dai contribuenti nel corso del 2023. Queste, infatti, sono attualmente escluse dalla misura.

La quinta rata della rottamazione quater

In attesa di sapere come deciderà di muoversi il governo di Giorgia Meloni sul possibile rinvio, restano le regole e le tempistiche che erano già state stabilite.

Più nel dettaglio, il pagamento della quinta rata della rottamazione quater deve avvenire entro il termine ultimo di mercoledì 31 luglio 2024. È tuttavia previsto, già nella normativa attuale, un periodo di tolleranza pari a cinque giorni che, dunque, sposta la scadenza effettiva del pagamento a lunedì 5 agosto 2024.

Chi, entro le suddette date, non dovesse provvedere a saldare i proprio debiti con l’Erario perderà tutti i benefici collegati a questa modalità di pagamento agevolata, con i versamenti già effettuati che verranno considerati come titoli di acconto sulle somme dovute.