Rottamazione quater, ipotesi nuova sanatoria: troppo pochi hanno pagato i debiti con il Fisco

Il governo lavora a una nuova sanatoria sulla Rottamazione quater per incentivare i cittadini a pagare le tasse arretrate: c'è un buco da 100 milioni di euro rispetto ai piani.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 1 Luglio 2024 21:49

La cosiddetta Rottamazione quater, cioè la quarta rata dell’agevolazione prevista per il pagamento delle cartelle esattoriali arretrate non corrisposte, si è dimostrata essere un flop. Lo scorso 5 giugno, data di chiusura, solo la metà dei contribuenti chiamati al versamento delle somme aveva onorato la propria rata fiscale, con i conti pubblici che ne risentono. Nel piano del governo l’operazione avrebbe dovuto portare a un’entrata per le casse dello Stato pari a 300 milioni di euro, ma sono stati solo 200 i milioni incassati, con il consequenziale buco di 100 milioni di euro. Proprio questa situazione starebbe spingendo il governo a valutare la possibilità di una nuova sanatoria.

Rottamazione quater, la nuova sanatoria

Dato il buco da 100 milioni venutosi a creare, il governo starebbe pensando a una nuova sanatoria che permetterebbe l’adesione ai contribuenti che fin qui non hanno fatto ricorso alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Il ministero dell’Economia sarebbe nello specifico a lavoro per trovare una soluzione che possa permettere ai cittadini debitori di saldare i debiti senza ulteriori aggravi. Il meccanismo della sanatoria dovrebbe permettere l’ingresso a chi in precedenza non aveva aderito alla ravvedimento, così come a coloro che pur avendo aderito non hanno provveduto a sanare la propria posizione.

Si tratterebbe di ulteriore piano di recupero, spinto dal leader leghista Matteo Salvini, ma che non piacerebbe molto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anch’esso della Lega. I dubbi del ministro sono relativi al fatto che già lo scorso marzo il governo aveva concesso un piano di recupero per chi non aveva provveduto a pagare le prime due rate. Malgrado i contrasti interni, la sanatoria dovrebbe comunque arrivare, con l’obiettivo dichiarato di far rientrare nella rottamazione quanti più contribuenti possibili.

Rottamazione quater, in pochi pagano

La Rottamazione quater, la cui chiusura era fissata allo scorso 5 giugno, permetteva ai contribuenti in posizione di debito di regolare il proprio status per i tributi non pagati relativi al periodo 2000-2022. Tale impegno poteva essere regolato in un’unica soluzione o a rate, per un massimo di 18, con i contribuenti che potevano beneficiare anche della cancellazione delle sanzioni e degli interessi.

Malgrado si tratti di un’offerta molto vantaggiosa, sono pochi i contribuenti che hanno provveduto a regolare i propri debiti con il Fisco italiano. Più nello specifico, a ogni scadenza prevista del piano sono diminuiti coloro che hanno versato quanto dovuto. Tale fattispecie si verifica nonostante la decadenza della rottamazione stessa in caso di mancato rispetto del pagamento delle rate. Le stime in tal senso parlano chiaro: circa la metà di coloro che avevano presentato domanda di adesione alla Rottamazione quater non hanno rispettato la tabella di marcia prevista per i pagamenti. A queste persone, stante la legge attuale, può essere recapitato un avviso di pagamento riportante l’intera somma residua non versata con l’aggiunta delle sanzioni e degli interessi.

La Rottamazione quinquies

In attesa di avere maggiori dettagli sulla possibile nuova sanatoria della Rottamazione quater, non è da escludere che l’esecutivo possa in futuro avallare anche l’ipotesi di una Rottamazione quinquies. Indicative in tal senso sono le parole dell’Associazione nazionale commercialisti rilasciate a fine giugno dopo un incontro con il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

“Diverse le questioni affrontate – si legge nella nota del sindacato professionale – dalle criticità contenute nell’ambito del concordato preventivo biennale, alle necessità di porre opportuno rimedio alla non assicurabilità per le sanzioni dirette cui incorre il professionista nell’esercizio del proprio mandato e in un’ottica di creare percorsi a sostegno dei contribuenti è stata prospettata la possibilità di riapertura delle definizioni agevolate (Rottamazioni quater) come pure l’introduzione di un nuovo istituto quale l’eventuale Rottamazione quinquies”.