Per il Fisco esistono diversi tipi di contribuenti, a seconda che una persona sia comune cittadino, titolare di una ditta o socio in una società o organizzazione.
Tipi di contribuenti
Sono due le tipologie di contribuenti, che sono persona fisica e persona giuridica. Con persona fisica si intende ogni singolo individuo che, una volta venuto al mondo, acquisisce automaticamente la capacità di agire. Notoriamente esiste una fase di passaggio ben nota, quella del compimento dei 18 anni, che prevede l’acquisizione di un’altra capacità, quella giuridica. Ciò vuol dire che, legalmente, l’individuo diventa responsabile delle proprie azioni.
Indicare una persona come in possesso di capacità giuridiche non vuol dire, di certo, che si tratta di una persona giuridica. Il discorso è ben differente. Sono quattro le caratteristiche che riguardano le persone giuridiche e le riportiamo di seguito:
- devono essere costituite da una pluralità di persone fisiche (individui), beni o capitali;
- possono essere pubbliche o private – Per pubbliche si fa riferimento agli enti che seguono un interesse pubblico, come un ente statale, ma non solo. Per private si intendono quelle con uno scopo privato, ovviamente, con o senza profitto previsto;
- la finalità dell’attività deve essere comune e lecita, indipendentemente che ci sia uno scopo di lucro o meno;
- per essere intesa come persona giuridica, una società deve inoltre avere un patrimonio autonomo, separato da quello delle persone che la costituiscono.
Se la persona fisica lo è automaticamente, di fatto, la personalità giuridica dev’essere riconosciuta. Si pensi ad esempio al processo di registrazione delle imprese. La differenza cardine che intercorre tra queste due definizioni, in termini imprenditoriali, è che in caso di debiti dell’attività portata avanti, questi dovranno essere saldati con i propri soldi o beni. Come persona giuridica, invece, interverranno unicamente i patrimoni societari, essendo separati da quelli privati.
Soggetti con partita Iva
La persona fisica indica un individuo identificato da nome e cognome, mentre la persona giuridica è l’insieme organizzato di persone e di beni che l’ordinamento considera un soggetto di diritto. La persona giuridica deve, per essere riconosciuta come tale, essere un elemento composto da una o più persone o da un capitale che hanno uno scopo e deve avere il riconoscimento formale dato da una normativa.
La partita Iva riservata a lavoratori autonomi e società organizzate consiste in un codice di 11 cifre, generato secondo alcune regole: 7 cifre corrispondono al numero di iscrizione al Registro delle Imprese, 3 corrispondono all’Ufficio, 1 è una cifra di controllo generata da algoritmo. La partita Iva è obbligatoria per chiunque svolga un lavoro autonomo, purché superi il reddito annuale di 5 mila euro. È necessaria per emettere fattura e pagare contributi al Fisco e all’Inps.
Nel caso in cui la partita Iva indichi una ditta individuale, si parla di una persona fisica in grado di svolgere l’attività e di rispondere di eventuali debiti. Anche le persone giuridiche, società, associazioni, organizzazioni e cooperative, sono tenute ad avere una partita Iva, sia in caso di persone giuridiche pubbliche o private. La persona giuridica pubblica corrisponde ad un’ente che persegue un interesse pubblico, come un ente statale. La persona giuridica privata invece indica la società unicamente il proprio interesse.