I piani del 2025 per la lotta all’evasione fiscale, nel mirino del Fisco cripto ed e-commerce

Obiettivo del prossimo anno è continuare sull'interoperabilità delle banche dati e gli scambi di informazioni, con un focus sugli acquisti online

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 27 Dicembre 2024 10:51

Il 2024 è stato un anno pieno di novità per quanto riguarda i controlli del Fisco, un copione che si ripeterà anche per il 2025. Come una linea rigorosa nella lotta alle frodi e un’azione proattiva contro l’evasione, potenziando gli strumenti di adempimento collaborativo con i contribuenti. Sono alcune delle linee guida che il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intende seguire, mirando a completare il percorso avviato con gli obiettivi del Pnrr e l’attuazione della delega fiscale.

La fatturazione elettronica come alleato contro l’evasione

L’atto di indirizzo, presentato alla vigilia di Natale, introduce un approccio innovativo fondato sull’uso intensivo della tecnologia e sull’analisi dei dati. L’obiettivo principale è rendere più efficiente la riscossione delle tasse e garantire una maggiore equità fiscale.

La fatturazione elettronica, ormai in vigore da alcuni anni, si conferma uno strumento essenziale per monitorare le transazioni commerciali e contrastare l’evasione fiscale. Il Ministero dell’Economia ha ottenuto dall’Unione Europea l’autorizzazione a prolungare l’obbligo fino al 31 dicembre 2027, il che significa che tutte le fatture emesse tra operatori privati continueranno ad essere inviate in formato elettronico al Sistema di Interscambio (SdI).

I dati raccolti tramite la fatturazione elettronica vengono immagazzinati in un vasto database gestito da Sogei, che conta ben 199 banche dati. Questo archivio rappresenta una risorsa fondamentale per l’amministrazione fiscale, che può utilizzarlo per incrociare le informazioni, individuare anomalie e identificare i trasgressori. I dati, già definitivi per l’anno in corso, si preannunciano in crescita rispetto ai 2,4 miliardi di fatture elettroniche emesse nel 2023, anche in considerazione del fatto che, a partire dal 1° gennaio, tutte le partite Iva in flat tax sono obbligate a emettere fatture elettroniche, senza più le deroghe precedenti.

Un ulteriore miglioramento e affinamento di questo archivio informativo sarà supportato dalla misura inclusa nella legge di bilancio, destinata a entrare a pieno regime nel 2026. Questa misura prevede l’obbligo di collegare i Pos, e più in generale i terminali per i pagamenti elettronici, ai registratori di cassa, al fine di evitare disallineamenti e ridurre i casi di sottodichiarazione dei ricavi per le attività che emettono scontrini elettronici.

Maggiori controlli per criptovalute e acquisti online

La lotta all’evasione fiscale non si ferma ai confini nazionali. Il Ministero dell’Economia mira a rafforzare la cooperazione con le autorità fiscali di altri Paesi, attraverso lo scambio di informazioni e l’adozione di standard comuni. Un focus particolare è posto sulle criptovalute, che negli ultimi anni sono diventate terreno fertile per attività illecite e riciclaggio di denaro. Il fisco italiano sta sviluppando strumenti per monitorare le transazioni in criptovalute e collaborare con le autorità internazionali per individuare e contrastare l’evasione fiscale in questo ambito.

Anche il settore dell’e-commerce, in costante crescita, sarà oggetto di controlli più rigorosi. Il Ministero dell’Economia intende utilizzare sistemi avanzati di analisi dei dati, come il Cesop (Central Electronic System of Payment Information), per monitorare le transazioni online e identificare eventuali anomalie. L’obiettivo è contrastare le frodi IVA e garantire una maggiore equità fiscale anche nel commercio elettronico.