Cartelle esattoriali, pagamenti a rate fino a 10 anni: in arrivo la riforma Leo

Col decreto attuativo ci saranno meno vincoli per ottenere una dilazione in 120 mensilità, con l'obiettivo di accelerare il processo di recupero dei debiti

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il panorama della riforma fiscale italiana si prepara ad accogliere un’altra fase di cambiamenti significativi. È previsto che a breve, forse a partire già dalla prossima settimana, il consiglio dei ministri esaminerà due decreti importantissimi: uno riguardante la riforma dell’Agenzia delle Entrate e l’altro il riordino dei giochi online. Nel primo decreto, spicca la semplificazione della rateizzazione delle cartelle esattoriali, consentendo a coloro che affrontano difficoltà economiche di dilazionare il pagamento fino a 120 rate mensili, ovvero dieci anni. È stato il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ad anticipare questa accelerazione nei provvedimenti attuativi della delega.

La riforma fiscale si propone anche di razionalizzare, informatizzare e semplificare le procedure di pignoramento dei rapporti finanziari, al fine di rendere più veloce ed efficace il processo di riscossione. Queste misure mirano a ottimizzare le risorse dell’Agenzia delle Entrate e a migliorare la sua capacità di recuperare i crediti in modo rapido ed efficiente.

La riforma in arrivo

L’attenzione verso il provvedimento sulla riscossione è significativa, considerando l’enorme ammontare delle cartelle esattoriali non ancora recuperate dallo Stato, che supera i 1200 miliardi di euro. Di questi 1200 miliardi, solo una parte, equivalente a circa 100 miliardi, è realmente recuperabile. L’obiettivo della riforma è duplice: evitare l’accumulo di debiti di tale portata e rendere le procedure di recupero più efficienti e accelerate. A tal fine, è previsto che l’Agenzia delle Entrate restituisca agli enti impositori le cartelle non incassate ogni cinque anni, mentre le procedure di riscossione saranno semplificate.

Inoltre, è prevista l’estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione, al fine di assicurare una maggiore rapidità nell’azione di recupero dei crediti. Questo consentirà all’Agenzia di perseguire con determinazione i debitori morosi, garantendo una gestione più efficiente delle risorse finanziarie. Infatti, la fase più importante del processo di riscossione riguarderà la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di affidare l’importo non riscosso a un nuovo soggetto solo se emergono nuovi dettagli riguardanti la situazione reddituale e patrimoniale del debitore. È fondamentale garantire trasparenza e tutela anche per il contribuente, che verrà informato tramite un avviso di intimazione da parte del nuovo soggetto incaricato della riscossione. Questo processo assicura un equilibrio tra l’efficacia nella riscossione e il rispetto dei diritti dei contribuenti.

Durante il suo intervento, il vice ministro Leo ha sottolineato gli sforzi del governo nel riportare in Italia le società che si sono trasferite all’estero, favorendo anche l’arrivo di compagnie estere. Questo sarà possibile solo grazie a misure come la riduzione del carico fiscale per 5 anni e l’adozione del pillar 2, mirato alla tassazione delle multinazionali. In particolare, si prevede una tassazione del 50% sull’imponibile. Si prospettano, dunque, ulteriori sviluppi e cambiamenti nel contesto fiscale italiano, con l’obiettivo di favorire una maggiore equità ed efficienza nell’ambito della riscossione e della gestione dei giochi online.

Il tema dei giochi online è infatti il secondo decreto legislativo atteso insieme a quello , che includerà anche l’avvio della gara per la concessione del gioco del Lotto, il cui termine è fissato per novembre 2025. Le commissioni finanze di Camera e Senato hanno richiesto che l’incasso per la concessione sia di almeno 1 miliardo di euro, e si tratterà di fondi destinati alla riduzione delle tasse.