Superbonus, decadenza dal beneficio in caso di omesse comunicazioni energetiche e sismiche

Nuova stretta sul Superbonus: chi rischia le maxi-multe e la decadenza dal beneficio in caso di omesse comunicazioni

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 1 Ottobre 2024 12:25

Nonostante il Superbonus sia destinato a concludersi nel 2025, continuano a emergere difficoltà nella sua applicazione. Un recente decreto ha introdotto nuovi obblighi comunicativi per i beneficiari, con gravi sanzioni in caso di mancato rispetto, incluse multe e la decadenza dal beneficio. I nuovi obblighi introdotti per il Superbonus riguardano specifiche comunicazioni aggiuntive che i beneficiari devono inviare, e variano in base al tipo di intervento realizzato (energetico o sismico) e al periodo in cui è stata presentata la Cilas.

La legge

I nuovi obblighi comunicativi sono stati introdotti dal Dl 39/2024 entrato in vigore il 30 marzo 2024. Tali obblighi sono stati resi operativi dal Dpcm emanato il 17 settembre 2024 e pubblicato il 26 settembre. Gli adempimenti prescrivono di comunicare dati catastali e l’ammontare delle spese sostenute a quei beneficiari del Superbonus che:

  • entro il 31 dicembre 2023 hanno presentato la comunicazione di inizio lavori o l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo previsto per la demolizione e la ricostruzione degli edifici, e che alla stessa data non hanno concluso i lavori;
  • hanno presentato la Cilas a partire dall’1 gennaio 2024.

Le informazioni da comunicare, nello specifico, riguardano:

  • i dati catastali relativi dell’immobile;
  • l’ammontare delle spese sostenute nel 2024 (fino al 30 marzo 2024);
  • l’ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenute successivamente dal 30 marzo 2024 al 2025;
  • le percentuali di detrazione spettanti.

A chi inviare le comunicazioni

Gli interventi energetici vanno comunicati all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) mentre gli interventi antisismici vanno comunicati sul Pncs (Portale nazionale delle classificazioni sismiche).

Super Sismabonus

Per il Super Sismabonus c’è l’obbligo di caricare tre diverse schede tecniche sul Pncs entro il 31 ottobre per i Sal approvati entro l’1 ottobre, ed entro i 30 giorni successivi alla data di approvazione dei Sal in tutti gli altri casi. Chi ha effettuato interventi di miglioramento sismico nell’ambito del Superbonus è maggiormente esposto alle nuove disposizioni. Prima delle disposizioni introdotte dal nuovo Dpcm la detrazione rimaneva ancorata alla presentazione di moduli fisici consegnati al Comune. Da oggi ogni documento va caricato online sulla piattaforma Pncs. La mole dei dati richiesta è significativa, anche se la procedura è relativamente semplice. Vanno caricati i dati catastali e relativi alle spese, ma anche tutte le informazioni tecniche presenti nei modelli indicati dal Dm 58/2017. Per i lavori sismici la palla passa a tre professionisti: progettista strutturale, direttore dei lavori e collaudatore statico. Sono loro a dover adempiere ai nuovi obblighi.

Le sanzioni

Nel caso in cui la Cilas relativa alla propria posizione rechi una data successiva alla sua entrata in vigore è prevista la decadenza dal Superbonus. Negli altri casi è prevista una sanzione pari a 10.000 euro.

Le nuove disposizioni, che complicano la materia, sono coerenti con l’atteggiamento del governo Meloni nei confronti del Superbonus, considerato una misura eccessivamente gravosa sui conti pubblici e da spegnere progressivamente.