Si avvicina il bonus Natale, con NoiPA che propone una modalità self-service, com’è stata descritta sul sito ufficiale della piattaforma. Di fatto i cittadini potranno svolgere il tutto in maniera autonoma. Del resto questa erogazione è garantita unicamente su richiesta dei singoli. Tra le varie informazioni del caso, però, occorre anche precisare un’eventualità spiacevole: la restituzione dei 100 euro. Ecco in quali casi questi soldi non resteranno a lungo nelle proprie tasche.
Bonus Natale da restituire
Come detto, l’erogazione del bonus Natale voluto dal governo di Giorgia Meloni dipende dalla richiesta dei singoli. Non si attua alcun processo automatizzato da parte dello Stato, dunque. Chi ne ha diritto ma non procede alla presentazione della domanda, per dimenticanza, incapacità nella gestione della piattaforma digitale o superamento della soglia temporale, non riceverà alcun contributo.
Detto ciò, è possibile che svariati soggetti si ritrovino tale accredito pur senza averne diritto. Di fatto chi dovesse tentare la sorte, presentando domanda senza rispettare i requisiti richiesti, potrebbe ottenere i 100 euro previsti.
NoiPA informa però che tale condizione avrà vita breve. È infatti previsto un sistema di controllo che, per quanto non immediato, consentirà il recupero delle somme erogate per errore. Nel Dl Omnibus è previsto questo aiuto soltanto per una certa fetta di lavoratori, che indicheremo di seguito. Tutti quelli che otterranno la somma “per errore”, si ritroveranno a restituire il tutto attraverso il conguaglio di febbraio 2025.
Lo stesso dicasi anche nel caso in cui la somma risulti superiore a quella dovuta (il bonus è proporzionato ai giorni di lavoro). Non è da escludere, però, che tra qualche mese il rapporto di lavoro in questione non sia più in essere. L’ipotesi del conguaglio non sarebbe attuabile, certo, ma il sistema prevede il recupero in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2024.
Bonus 100 euro, chi ne ha diritto
Un’ampia fetta di dipendenti potrà ottenere un’indennità una tantum a dicembre 2024, fino a una somma massima di 100 euro. Sono tre le tipologie di requisito da rispettare, come riportato di seguito:
- Reddito – Il richiedente non deve vantare entrare superiori ai 28.000 euro (escluso il valore della prima casa e delle relative pertinenze);
- Famiglia – Il richiedente deve avere a carico un coniuge (non ammessi i casi di separazione legale o di fatto) e almeno un figlio (compresi figli adottivi, affidati o riconosciuti). Nel caso di nuclei monogenitoriali è sufficiente un figlio fiscalmente a carico;
- Capienza fiscale – L’imposta lorda sul reddito da lavoro dipendente dev’essere superiore alle detrazioni previste per il lavoro dipendente.
Come fare domanda
NoiPa ha messo a disposizione di tutti i dipendenti interessati al bonus Natale una funzionalità self-service. I passaggi sono pochi, semplici e interamente digitali. Ecco cosa fare:
- Accesso all’area personale del portale NoiPA, identificandosi attraverso Spid o altri fattori di riconoscimento digitale a propria disposizione;
- Accesso alla categoria “Stipendiali”, presente nel menu “Servizi”;
- Richiesta del bonus Natale attraverso le indicazioni per il completamento della domanda.
L’importo massimo è di 100 euro, il che vuol dire che la somma erogata potrebbe essere inferiore. Il totale viene calcolato sulla base dei giorni di lavoro svolti effettivamente nel corso del 2024. L’accredito avverrà insieme alla tredicesima.