Assegno unico, nel 2025 cambiano le modalità per fare domanda

L'Inps comunica un nuovo servizio per la presentazione e la consultazione della domanda di assegno unico

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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Pubblicato: 18 Dicembre 2024 18:00

Sono in arrivo delle importanti novità per l’assegno unico nel 2025. In particolare, l’Inps ha comunicato di aver aggiornato la presentazione e la consultazione delle domande del beneficio che possono richiedere tutti i cittadini che hanno figli a carico. Vediamo cosa cambia a partire dal mese di gennaio.

Nuove funzionalità e domande più semplici e intuitive

Per rispondere alle esigenze degli utenti, il nuovo servizio dell’Inps offre un’esperienza più intuitiva e agevole, una nuova veste grafica e diverse nuove funzioni, tra cui la semplificazione della gestione dei pagamenti, un accredito diretto delle somme e l’ottimizzazione delle richieste di maggiorazione. Di seguito le novità nel dettaglio.

Integrazione al “Sistema Unico di Gestione IBAN” (SUGI)

La gestione dei pagamenti dell’assegno sui conti correnti è stata semplificata con l’integrazione al “Sistema Unico di Gestione IBAN” (SUGI). Al momento della presentazione di una nuova domanda o della modifica delle modalità di pagamento o del conto corrente di accredito di una domanda accolta, è possibile selezionare uno degli eventuali IBAN già registrati e utilizzati presso l’Istituto per altre prestazioni o indicarne uno nuovo.

Accredito diretto dell’assegno a favore del tutelato

I tutori dei minori o dei soggetti interdetti, al momento della presentazione della domanda o della modifica delle modalità di pagamento, hanno la possibilità di indicare un IBAN intestato/cointestato a ciascun soggetto tutelato per l’accredito diretto a favore del medesimo.

Semplificazione della modalità di presentazione della domanda

Sono state introdotte ottimizzazioni specifiche per le richieste delle maggiorazioni riconosciute ai nuclei familiari con Isee non superiore a 25.000 euro e ai genitori entrambi titolari di reddito da lavoro. In particolare, la procedura è stata semplificata nei casi in cui i genitori siano i medesimi per tutti i figli indicati nella domanda, rendendo più fluida l’acquisizione delle informazioni necessarie.

Subentro del genitore superstite

Un’altra novità riguarda la gestione proattiva del subentro in caso di decesso del genitore richiedente. Il genitore superstite che percepiva l’assegno al 50% non deve presentare una nuova domanda in quanto il sistema riconosce dal mese successivo alla data del decesso il diritto alla corresponsione dell’assegno al 100%.
Al contrario, se l’assegno era percepito al 100% dal genitore deceduto, in quanto titolare esclusivo della responsabilità genitoriale o nei cui confronti era stato disposto l’affidamento esclusivo dei figli o assegnati i contributi pubblici su provvedimento giudiziario, è necessario verificare la sussistenza della responsabilità genitoriale in capo all’altro genitore al fine di effettuare il subentro automatico.
La nuova domanda creata d’ufficio o la nuova scheda (nel caso in cui il genitore superstite sia già titolare di domanda di AUU per altri figli non afferenti al genitore deceduto) viene posta nello stato di “Evidenza al cittadino”, affinché il genitore superstite possa spuntare il flag “responsabilità genitoriale” per legittimare il proprio subentro.

Isee e rinnovo assegno, cosa cambia nel 2025

La Manovra economica 2025 prevede alcune modifiche all’assegno unico. Dal prossimo anno, il beneficio non influenzerà più il calcolo dell’Isee ma solo per quanto riguarda l’accesso al bonus nido.
Inoltre, i beneficiari non dovranno presentare nuovamente domanda per l’assegno unico: il rinnovo sarà automatico per chi già percepisce il contributo. Per tutti, il nuovo Isee dovrà essere aggiornato entro il 28 febbraio 2025. Se la Dsu non verrà aggiornata entro questa data, la famiglia riceverà comunque l’assegno a partire da marzo 2025, ma sarà calcolato sulla base dell’importo minimo. Qualora l’Isee venga rinnovato entro il 30 giugno 2025, l’Inps ricalcolerà l’assegno tenendo conto del reddito corretto e accrediterà gli eventuali arretrati.