Il Governo dà il via libera al decreto che stabilisce i parametri per l’assegnazione dei fondi dell’otto per mille a diretta gestione statale per l’anno 2025. I fondi potranno essere impiegati per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati e per interventi straordinari mirati al recupero dalle tossicodipendenze e da altre dipendenze patologiche, con particolare attenzione alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento delle persone coinvolte.
Come funziona la ripartizione
Ogni anno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri gestisce la ripartizione dei fondi derivanti dalla quota dell’otto per mille dell’Irpef destinata allo Stato. Questo processo include la selezione dei progetti da finanziare, il monitoraggio del loro avanzamento e la rendicontazione delle attività al Parlamento.
La scelta sulla destinazione dell’otto per mille viene effettuata dai contribuenti al momento della dichiarazione dei redditi, tramite il Modello 730 o il Modello Redditi. Tuttavia, anche chi non è tenuto a presentare la dichiarazione può esprimere la propria preferenza attraverso la scheda unica di assegnazione, decidendo se destinare la propria quota allo Stato oppure a un’istituzione religiosa (Chiesa Cattolica, Chiesa Evangelica Valdese, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ecc…).
Le novità per quest’anno
Sono stati introdotti nuovi criteri per la ripartizione dei fondi disponibili. La quota sarà distribuita in base alle scelte espresse dai contribuenti, in proporzione alle tipologie di intervento ammesse al contributo. Per le risorse residue derivanti da scelte non espresse, il Consiglio dei Ministri potrà decidere, entro il 30 novembre di ogni anno, come destinarle a specifici interventi. In assenza di tale delibera, le somme saranno comunque redistribuite in proporzione alla volontà dei cittadini.
In merito ai requisiti oggettivi degli interventi, il decreto stabilisce che questi debbano essere definiti in ogni dettaglio tecnico, funzionale e finanziario. Devono essere accompagnati da una relazione tecnica conforme al modulo disponibile nella sezione dedicata all’otto per mille sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri o, in alternativa, seguire le indicazioni del bando pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione. La documentazione richiesta dovrà essere firmata dal legale rappresentante e dal responsabile tecnico della gestione dell’intervento.
Inoltre, l’articolo 3 del Dpr n. 76/1998 è stato completamente riscritto, apportando modifiche significative ai requisiti per la partecipazione al beneficio. I soggetti ammessi (amministrazioni pubbliche, persone giuridiche ed enti pubblici e privati senza scopo di lucro) dovranno possedere i requisiti richiesti entro la data di scadenza per la presentazione della domanda.
Come presentare le domande
Per partecipare alla ripartizione della quota dell’otto per mille per l’anno 2025, le amministrazioni pubbliche, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati, ad eccezione di quelli a scopo di lucro, possono presentare domanda entro il termine tassativo del 30 settembre 2025.
La richiesta deve essere inoltrata tramite la piattaforma online all’indirizzo ottopermille.governo.it. In alternativa, è possibile inviare la domanda tramite posta elettronica certificata (pec to pec) o raccomandata con ricevuta di ritorno, utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.governo.it. Tuttavia, per evitare l’improcedibilità della richiesta, le domande inviate via pec o raccomandata devono essere successivamente caricate nella banca dati ottopermille.governo.it su richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cura del beneficiario.