La Xylella fastidiosa in Puglia ha causato la morte, o ha costretto all’abbattimento, di milioni di ulivi per un danno economico complessivo stimato in oltre 1,5 miliardi di euro, secondo i conti dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
Per contrastare l’avanzata del batterio e per risarcire migliaia di agricoltori danneggiati il governo nazionale ha promesso sussidi e ristori. L’infezione aveva iniziato a diffondersi nel 2008, quando nel sud della Puglia venne trasportata una pianta di caffè proveniente dalla Costa Rica, ma l’allarme delle autorità è scattato solo nel 2013. Il danno per la Puglia riguarda circa 12 milioni di alberi.
Mancano 142 milioni
Secondo l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, per agire contro la Xylella servirebbero 222 milioni di euro ma al momento ce ne sono soltanto 80. Mancano dunque all’appello 142 milioni.
Agricoltori e imprese agricole del territorio attendono l’erogazione complessiva di quei 75 milioni di indennizzi per gli anni precedenti, così distribuiti: 52 milioni per il 2020, e 23 milioni per il 2021. E proprio la mancanza di fondi e i ritardi nelle erogazioni innesca lo scontro fra il governo nazionale presieduto da Giorgia Meloni e il governo regionale guidato da Michele Emiliano.
Oltre agli indennizzi non riconosciuti, i produttori lamentano il blocco agli stanziamenti delle risorse per la rigenerazione dei terreni e per l’espianto delle piante ormai morte o moribonde, e per i nuovi impianti.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha così inviato un ennesimo sollecito a Roma. La risposta è arrivata dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha annunciato la nomina di un commissario straordinario che dovrà occuparsi dell’emergenza Xylella fastidiosa, e di rimettere in piedi il settore dell’olivicoltura in Puglia. Pentassuglia non usa mezzi termini e parla apertamente di una “tragedia”.
Ma oltre alle promesse, il governo pretende che le richieste degli incentivi e dei ristori vengano accompagnate da informazioni dettagliate sull’utilizzo delle risorse già assegnate: si chiede di sapere chi sono i beneficiari degli interventi, dove si trovano le aziende danneggiate, quanti soldi sono già stati distribuiti e come, in quali anni e quali interventi sono stati effettuati sugli uliveti danneggiati dalla Xylella.
Già in estate, durante il Forum organizzato da Bruno Vespa nella sua masseria di Manduria, Lollobrigida aveva rassicurato che si sarebbe impegnato “a rendere più forti le colture dell’ulivo”. All’annuncio poi non erano seguiti atti concreti, da qui i solleciti delle autorità pugliesi.
A chi spettano i soldi
Come riporta Domani, che cita fonti ministeriali, in base alla normativa europea, gli aiuti compensativi possono essere concessi esclusivamente per l’annata agraria in cui si è verificato il danno. Mentre per le imprese che hanno impiantato nuove coltivazioni o attuato misure di contenimento è prevista la possibilità di beneficiare di aiuti fino a un massimo di tre anni.
Come si manifesta la Xylella
L’infezione batterica da Xylella fastidiosa causa il disseccamento della pianta di olivo, che avvizzisce e muore nel giro di poco tempo. I batteri creano una densa mucillagine gelatinosa all’interno dei vasi linfatici delle piante, ostruendo così il flusso dei nutrienti. L’albero comincia quindi a deperire e a “morire di fame”.
La Xylella fastidiosa si trasmette da un albero all’altro, trasportata da insetti vettori come il Philaenus spumarius, noto anche come Sputacchina.