Nonostante la crisi internazionale, l’inflazione e l’estrema incertezza economica, ci sono settori che sembrano rispondere in maniera “elastica” agli urti (terribili) del caro vita. Uno di questi è il mercato immobiliare, che nella prima parte del 2022 ha registrato un autentico boom di compravendite, addirittura superiore a quello evidenziato nel periodo antecedente all’emergenza Covid.
Secondo i dati elaborati nel “Market Report” da Engel&Volkers, con il supporto di Nomisma, Milano e Roma sono tra le città più “gettonate” dal punto di vista degli affari rispetto alla pre-pandemia. Anche se è doveroso specificare che negli ultimi tempi i prezzi hanno iniziato a frenare, almeno per quel che riguarda i prezzi, con famiglie e giovani più restii a mettere mano al portafogli per impegni finanziari così onerosi come l’acquisto di una casa.
Situazione e scenari del mercato immobiliare italiano
Cominciamo da un fattore spesso messo in secondo piano quando si tratta di mercato immobiliare: quello politico. Come notato da Bruno Vettore, responsabile Real Estate Centro Studi Assoproprietari, la vittoria del centrodestra alle elezioni potrebbe impartire una svolta positiva al settore, vista la volontà programmatica della coalizione di potenziare le agevolazioni per l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa.
Se però da un lato si è assistito a un boom delle compravendite immobiliari, dall’altro l’immediato futuro appare tutt’altro che roseo. L’andamento è già in calo, a causa di diversi elementi. Uno di questi è l’aumento dei tempi di vendita: se nel 2021 si parlava di 30-60 giorni, oggi si arriva a 90-120 giorni. La situazione non appare migliorabile, con all’orizzonte l’incremento dei tassi di interesse da parte della BCE, che farà di conseguenza schizzare le rate dei mutui.
Da Milano a Roma: dove si sono vendute più case
Mentre negli Stati Uniti il mercato immobiliare fa paura a causa della nefasta previsione di un crollo, nel nostro Paese i timori sembrano più velati. Secondo l’Indagine annuale sulle famiglie italiane, sono aumentate del 4,4% (3,5 milioni contro 3,3 milioni) i nuclei che, rispetto al 2021, hanno espresso un’intenzione di acquisto di un’abitazione nei prossimi 12 mesi”.
Milano
Dicevamo di Milano. Nel capoluogo lombardo le compravendite immobiliari hanno segnato “un consistente incremento del 17,5% rispetto al primo semestre 2021, confermando l’ottimo trend del 2021 che superando il transato 2019 (+2,6%) ha messo a segno il migliore risultato dal 2000″. Il dato è migliore sia del mercato romano (+9%) sia di quello nazionale (+10,1%). “Nonostante il deterioramento del potere di acquisto delle famiglie, causato dall’impennata dell’inflazione, e il calo del clima di fiducia dei consumatori, la domanda abitativa si conferma straordinariamente elevata “, spiega l’amministratore delegato di Nomisma, Luca Dondi.
Roma
Anche la Capitale ha fatto registrare prestazioni di tutto rispetto, con numeri mai così alti negli ultimi 15 anni. Come subito dopo il lockdown contro il Covid, anche nel primo semestre del 2022 i romani cercano case ampie con spazi verdi o grandi terrazze. Stando al Market Report, il volume di compravendite sul mercato residenziale di Roma ha registrato un incremento del 9%. Sempre molto ricercato il centro storico, con prezzi che, a seconda della zona, vanno dai 3mila ai 9mila euro al metro quadro.
Bologna
Forse è Bologna la vera “sorpresa” di questa particolare classifica, nella quale occupa il primo posto. Tra aprile e giugno il capoluogo emiliano ha fatto segnare il maggior aumento di compravendite di case tra le grandi città rispetto all’anno scorso. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate, i contratti firmati nel secondo trimestre 2022 sono cresciuti dell’11,8%, sfiorando le 2mila abitazioni passate di proprietà. Nonostante sia ripartito molto bene dopo la pandemia, sia per quanto riguarda il numero degli immobili residenziali acquistati che per i prezzi e i tempi di vendita, anche il mercato bolognese ha cominciato a conoscere un netto calo.