Milioni di famiglie in tutta Italia sono alle prese con un quadro economico assai complicato, frutto dell’azione congiunta di diverse emergenze che stanno mettendo a dura prova non solo i nuclei più in difficoltà, ma anche tanti fra coloro che godevano di una relativa stabilità nel passato recente.
Da Nord a Sud, gli istituti di statistica e le associazioni di categoria stanno registrando una sfiducia piuttosto diffusa tra le diverse fasce di consumatori. Sono in molti a dichiarare di aver dovuto comprimere le somme riservate agli acquisti per far fronte al pagamento di tasse e oneri, spese che gli altri anni riuscivano a sostenere senza dover ricorrere a delle rinunce. E così, anche il Natale alle porte rischia di essere assai più limitato rispetto a quello degli altri anni, con tutto quello che ne consegue a livello di indotto commerciale.
Italiani alle prese con una crisi economica senza precedenti: le cause dell’emergenza
L’incertezza per le prospettive del 2023 è causata da una serie di fattori che difficilmente vedranno un miglioramento nel futuro a breve termine. In primis c’è la questione legata ai continui rincari del prezzo dell’elettricità, che ha causato un aumento senza precedenti del costo delle bollette della luce.
Poi vanno registrati gli effetti dell’inflazione galoppante, che ha fatto schizzare la spesa media dei cittadini per l’acquisto dei beni di prima necessità. Infine, rimane forte la preoccupazione per il mondo del lavoro, con centinaia di imprese che hanno ricominciato ad usufruire della cassa integrazione a causa degli scarsi introiti registrati durante gli ultimi mesi.
Affitti alle stelle nel 2023? Perché i canoni di locazione aumenteranno in tutta Italia
In questo quadro di enormi sofferenze, l’ennesima mazzata rischia di arrivare dal mondo delle locazioni immobiliari. Infatti, se da un lato il comparto edile ha ripreso a macinare numeri positivi grazie alla mole di interventi realizzati grazie al Superbonus 110%, la stessa cosa non si può dire del mercato degli affitti, che ancora stenta a riprendersi dopo i due anni di stop causato dall’emergenza pandemica.
Le stipule di nuovi contratti di locazione non stanno crescendo al livello sperato ad inizio 2022: un trend che sta causando un rialzo generalizzato dei canoni in tutta Italia, con alcune zone del nostro Paese che risultano maggiormente colpite. In particolare, le città in cui è più alta la richiesta di immobili rischiano di fare i conti con una situazione davvero paradossale: le domande di affitto aumentano, ma gli immobili concessi sono sempre meno a causa degli oneri quanto mai elevati.
Caro affitti la classifica delle prime 8 città italiane più popolose: ecco dove crescono di più
Secondo una ricerca realizzata di recente da parte del Centro Studi Abitare Co, le prime otto città italiane come numero di abitanti sono alle prese con un vero e proprio caro affitti. I numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a diverse interpretazioni: rispetto ad otto anni fa, i canoni di locazione sono cresciuti notevolmente in tutti i maggiori capoluoghi del nostro Paese, con alcune differenze tra le aree più centrali e quelle più periferiche.
Volendo stilare una classifica, in testa troviamo Firenze, con un incremento medio del 35,3% rispetto al 2015. Alle sue spalle c’è Bologna con un +28,5%, seguita a ruota da Genova (+28,4%). Più indietro Roma e Milano, che già allora registravano prezzi medi più elevati se paragonati alle altre metropoli del territorio nazionale. Di seguito la graduatoria completa:
- Firenze +35,3%;
- Bologna +28,5%;
- Genova +28,4%;
- Napoli +28,0%;
- Palermo +26,4%;
- Torino +20,6%;
- Roma +19,9%;
- Milano +17,4%.
I dati si riferiscono all’incremento della spesa netta per l’affitto dell’immobile, ossia quella inserita nel contratto di locazione, quindi senza l’aggiunta delle spese condominiali.
Dal centro alla periferia, dove colpisce di più il rincaro degli affitti?
La maggior parte della richiesta di appartamenti per una sistemazione momentanea arriva soprattutto da lavoratori in trasferta o studenti fuori sede. Queste persone, prima di contattare il proprietario e avanzare una proposta, studiano l’area cittadina in cui inserirsi in prevalenza sulla base della vicinanza con il posto di lavoro o studio, oltre che della presenza di servizi e strutture commerciali.
Per loro, la prospettiva per il nuovo anno rischia di diventare quella di doversi spostare dal quartiere attuale ad una zona meno costosa. Infatti, i rincari degli affitti non sono gli stessi in tutti i luoghi delle città. Osservando Roma, ad esempio, si nota come i rialzi maggiori siano quelli dei locali situati in periferia (+33,3%), mentre le residenze di pregio del centro crescono ad un ritmo molto più contenuto (+7,7%).
Il fenomeno inverso si registra a Milano, dove le spese maggiori sono quelle per gli affitti a ridosso di Piazza Duomo e nelle strade sui Navigli (+16,0%), mentre nel semicentro e nell’hinterland metropolitano il dato rimane in media al di sotto del 15%. Stessa cosa se si parla di Napoli, Torino e Palermo.
Prezzo medio degli affitti per un bilocale: le differenze tra le diverse aree e la graduatoria dei capoluoghi
Al netto delle percentuali di crescita dei canoni, il Centro Studi Abitare Co ha formulato anche diverse proiezioni che aiutano a comprendere l’impatto reale dei rincari sulla spesa degli inquilini. Ipotizzando l’affitto di un bilocale di dimensioni standard attorno ai 70 mq, negli otto principali capoluoghi italiani la spesa media è di 945 euro al mese, ma anche qui le differenze sono notevoli in base alla zona considerata.
In tutte le città è il centro a mostrare un valore più elevato delle locazioni: si passa dai 1.650 euro al mese di Roma ai 700 euro mensili di Palermo. Spostandosi in periferia, il dato più alto è quello di Firenze con 760 euro al mese, mentre il più basso è sempre quello del capoluogo siciliano (410 euro mensili). Di seguito la graduatoria completa considerando il prezzo medio di locazione di un bilocale da 70 mq nelle aree metropolitane più popolose del nostro Paese.
- Roma 1.365 euro al mese;
- Milano 1.365 euro al mese;
- Firenze 1.100 euro al mese;
- Napoli 925 euro al mese;
- Bologna 790 euro al mese;
- Genova 750 euro al mese;
- Torino 715 euro al mese;
- Palermo 625 euro al mese.