Cambio Sim cellulare, le nuove regole anti truffa sulla portabilità

Entra in vigore la delibera con la quale l'Agcom impone agli operatori le procedure di controllo per contrastare il fenomeno della "sim swap"

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Nuove regole sulla portabilità del proprio cellulare contro il furto dei dati di accesso tramite la sostituzione della Sim. Dal mese di novembre entra in vigore la delibera del Garante per le comunicazioni Agcom che detta agli operatori le procedure per la portabilità in modo da contrastare la cosiddetta “Sim swap”, una frode con la quale i truffatori riescono a rubare denaro dal conto corrente della vittima, o a entrare in possesso di account e dati sensibili, appropriandosi delle password temporanee presenti nello smartphone.

Cambio numero del cellulare, le nuove regole anti truffa: la frode

La frode viene realizzata dai truffatori tramite documenti falsi convincendo gli operatori titolari dei negozi di telefonia di essere intestatari di un certo numero di cellulare: trasferendolo in una nuova Sim che poi inseriscono nel proprio smartphone hanno dunque la possibilità di ricevere tutte le comunicazioni degli utenti reali, tra le quali, ad esempio, anche gli accessi temporanei ai conti correnti che arrivano via sms (qui abbiamo parlato dell’ultima truffa svuota conto tramite Qr code).

Le disposizioni dell’Agcom, risalenti al luglio 2021, mirano adesso a bloccare questo fenomeno sempre più diffuso disponendo dei vincoli di controllo per le aziende telefoniche.

Cambio numero del cellulare, le nuove regole anti truffa: la delibera

Le nuove regole dell’Autorità per le garanzie delle comunicazioni sono contenute nella delibera 86/21/CIR che obbliga gli operatori di telefonia mobile di “fare sempre una validazione della richiesta per verificare, tra l’altro, che la SIM sia attiva”.

“A tal fine invia un messaggio SMS per informare il cliente che è stata richiesta la sostituzione della SIM – si legge nel documento – e gli chiede conferma al fine di proseguire con le ulteriori procedure necessarie per esaudire la richiesta. In alternativa, può acquisire la volontà del cliente chiamandolo e registrando la chiamata”.

La verifica dell’intestatario del numero avverrà dunque attraverso due passaggi: non solo tramite il controllo del documento di identità, ma anche inviando un codice via Sms sul numero interessato e oggetto della portabilità (qui abbiamo riportato il caso del furto di 60mila euro dal conto rispondendo a un semplice sms).

Tra le principali novità quindi rientra l’impossibilità di fare deleghe per effettuare il cambio della Sim, che dovrà essere fatto necessariamente dal proprietario del numero. Da questa regole sono però derogate le sim aziendali, che per adesso potranno ancora essere sostituite attraverso la delega.

Secondo quanto stabilito dalla delibera dell’Agcom, dunque, se l’utente non risponde la portabilità viene immediatamente bloccata.

A fare eccezione due circostanze previste dall’Autorità di garanzia: “Nel caso di sostituzione della SIM per SIM smarrita o rubata, qualora sia stata acquisita ed effettuata copia leggibile della denuncia all’Autorità competente e nel caso di sostituzione della SIM per SIM guasta, qualora sia stata acquisita la vecchia SIM”. In questi due casi l’intestatario del numero sarà comunque obbligato a presentare all’operatore la denuncia di furto/smarrimento o (nella seconda evenienza) la sim guasta.

Le nuove regole sono però contestate da alcune compagnie telefoniche secondo le quali in questo modo si ostacola la possibilità di cambiare operatore, danneggiando il consumatore. Per questo Iliad e Fastweb hanno fatto ricorso al Tar del Lazio che dovrebbe esprimersi in merito, con prima udienza in programma il 9 novembre.