Il prezzo delle bollette aumenta e, a cascata, i rincari colpiscono tutti i settori produttivi contribuendo a diminuire il potere d’acquisto degli italiani. Ad andare in maggiore sofferenza nel nostro Paese sono le famiglie e le piccole e medie imprese. Non si tratta di una situazione esclusivamente Italiana: tutta l’Europa è flagellata, in misura maggiore o minore, dal caro bollette, ma con due sole eccezioni: Malta e Paesi Bassi.
Il caro energia in Europa
È l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, a certificare i rialzi generalizzati dell’energia nei Paesi dell’Unione nella seconda metà del 2022. In alcuni Stati si registrano rialzi monstre, come la Romania in cui il costo dell’energia è più che raddoppiato o come Repubblica Ceca, Danimarca, Lituania, Lettonia e Belgio dove le bollette di luce e gas sono aumentate di oltre il 30%.
L’Italia si piazza al settimo posto della classifica dei Paesi più tartassati, con un rialzo nel secondo semestre del 2022 del 32,2% rispetto allo stesso periodo del 2021.
L’eccezione di Paesi Bassi e Malta
Nei Paesi Bassi le tariffe di luce e gas sono calate del -7,3%. Il Paese guidato dal frugale Mark Rutte il gas lo produce, anche se l’estrazione non copre tutto il fabbisogno nazionale. Il 44% dei consumi energetici olandesi sono basati sul gas. Si tratta di uno dei tassi più alti in Europa. All’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina i Paesi Bassi annunciarono di puntare, in prospettiva, a sospendere del tutto i rifornimenti dalla Russia. Il governo olandese decise al contempo di installare nuovi terminali per il gas importato soprattutto dagli Usa. Negli ultimi tempi i Paesi Bassi stanno inoltre registrando un’accelerazione sul fronte delle energie rinnovabili.
E a Malta i prezzi sono calati del -3,2%. L’Isola deve questo risultato al fatto che nel 2021 le importazioni di gas naturale dalla Russia erano già minime. Si consideri poi che la maggior parte del gas utilizzato a Malta proviene da navi rigassificatrici e non da gasdotti.
Il costo dell’energia in Europa
Di seguito la classifica dell’andamento del costo delle bollette in Europa (i dati Eurostat sono basati sul periodo luglio-dicembre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 e includono tasse e imposte).
- Romania +52,8%
- Repubblica Ceca +49,1%
- Danimarca +41,2%
- Lituania +39,2%
- Lettonia +37%
- Belgio +33,3%
- Italia +32,2%
- Irlanda +29,2%
- Cipro +29,3%
- Estonia +26,8%
- Finlandia +19,2%
- Grecia +19%
- Ungheria +18,5%
- Spagna + 15,9%
- Slovacchia +13,8%
- Slovenia +12,5%
- Croazia +11,5%
- Svezia +10,39%
- Francia +8,3%
- Polonia +4,9%
- Bulgaria +4,9%
- Germania +3,7%
- Austria +3,6%
- Portogallo +2,3%
- Paesi Bassi – 7,3%
- Malta -3,2%
Perché in Italia le bollette si pagano di più che altrove
Il costo del gas, e di conseguenza il costo delle bollette energetiche, dipende da molti fattori. La fonte di approvvigionamento e la capacità di stoccare il prodotto sono solo due delle variabili in gioco. Per quanto riguarda la situazione italiana a pesare pesantemente sul costo delle bollette entrano in gioco due altri fattori: le accise (imposte sui consumi), l’Iva e gli oneri di sistema. Ed è sempre l’Eurostat a certificare come in Italia quasi il 40% di quel che si paga in bolletta è costituito da tasse.
Ad aprile 2023 le bollette hanno segnato un ulteriore rincaro del 22%. I continui rincari hanno spinto il governo a ipotizzare un bonus riscaldamento per tamponare i disagi delle famiglie.