Tetto contanti: Governo vuole alzarlo, ecco come può cambiare

La proposta della Lega - sostenuta dalle dichiarazioni della Premier Meloni - alzano subito la temperatura politica

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Redazione

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“Non c’è nessun nesso tra i limiti all’utilizzo del contante e l’evasione fiscale, per questo il Governo innalzerà il tetto attuale dei 3.000 euro che oltretutto penalizza i più poveri”.  Alza subito la temperatura, la Premier Giorgia Meloni che  annuncia la svolta  dopo che la Lega in mattinata aveva depositato una proposta di legge per portare la soglia a 10mila euro.

“Tetto contante salirà”

“Alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro è una proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri Paesi europei: Meno burocrazia, più libertà”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

L’opposizione insorge: da Giuseppe Conte, per il M5S, che grida al ritorno delle valigette di contanti, al Pd che lo considera un aiuto agli evasori, al terzo polo di Carlo Calenda secondo cui “è una stupidaggine”. E tutti ricordano che è stato uno studio di Bankitalia a collegare l’uso del contante all’economia sommersa.

Meloni però tira dritto e conferma le intenzioni della sua maggioranza nella replica in Senato, citando le parole di un ex ministro dell’Economia del Pd: “Ci sono Paesi in cui il limite non c’è e l’evasione è bassissima, sono parole di Piercarlo Padoan ministro dei governi Renzi e Gentiloni”.

Infuria l’opposizione

“È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa, ha detto Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.

Secondo Conte invece alzare il tetto del contante significa “premiare chi va in giro a fare pagamenti con 10mila euro di banconote in una valigetta”, e non sono persone povere, perché quelle “di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca“.

Il parere delle associazioni

Ottimiste invece le associazioni dei commercianti, che vedono un’opportunità: usare di più il cash potrebbe addirittura incentivare i consumi e quindi stimolare l’economia. L’Italia è uno dei 17 Paesi europei ad aver stabilito un limite ai pagamenti in contanti, fissando una soglia a 2.000, che dall’anno prossimo scenderebbe a 1.000 se non si intervenisse. Cosa che invece il Governo farà, già con la prossima manovra di bilancio, ha detto il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari.

Gli altri 10 Paesi Ue non hanno alcun limite, e tra questi ci sono Germania e Austria. Una situazione che, spiega Meloni, “rischia di non favorire la nostra competitività”.

Del resto Bruxelles, sebbene a favore di tetti bassi, aveva proposto di uniformare i limiti partendo da una soglia di 10mila euro, per convincere anche quei Paesi che attualmente hanno tetti molto alti o nessun limite.