La Giornata Mondiale del risparmio è stata l’occasione per il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, per mandare un chiaro messaggio alla Bce. Dopo i recenti tagli ai tassi, infatti, il numero uno della Banca d’Italia si è rivolto a Christine Lagarde con un accorato appello a proseguire nel trend di decrescita anche nelle future sedute, per poter garantire il raggiungimento degli obiettivi dell’inflazione e, soprattutto, incentivare al risparmio.
Tagliare i tassi per aiutare gli investimenti
Presente alla centesima giornata mondiale del risparmio Fabio Panetta ha discusso a lungo sul tema dell’incontro che, neanche a dirlo, è stato il risparmio in tutte le sue sfaccettature. Soprattutto quello legato agli investimenti che, negli anni, hanno subito una forte decrescita a causa della situazione economica vissuta in tutto il mondo. Il governatore della Banca d’Italia, parlando dell’attuale momento, ha infatti spiegato che risparmio e progresso economico e sociale sono strettamente connessi, con la crisi finanziaria dell’ultimo periodo che ha fatto rallentare gli investimenti.
“L’invecchiamento della popolazione ha accentuato la riduzione del tasso di risparmio: è aumentata l’incidenza di persone anziane, che attingono alla ricchezza per finanziare le spese e registrano quindi un risparmio negativo. Le risorse accantonate dai lavoratori più giovani, condizionati dai loro bassi redditi, sono state molto contenute” ha spiegato il numero uno di Palazzo Koch.
Motivo per cui Panetta ha posto l’accento sulla stabilità monetaria: “Le condizioni monetarie rimangono restrittive nonostante i tre tagli dei tassi consecutivi, e richiedono ulteriori riduzioni. Con il rientro dell’inflazione, occorre porre attenzione alla fiacchezza dell’economia reale: in assenza di una ripresa sostenuta, si correrebbe il rischio di spingere l’inflazione ben sotto l’obiettivo. Una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata”.
Risparmi in calo
Nel suo lungo discorso, il numero uno di Bankitalia ha anche fatto un excursus storico del risparmio, che nei 100 anni dall’istituzione della Giornata Mondiale ha subito tanti alti e bassi. Dal 1924 a oggi, infatti, il modo di risparmiare degli italiani è cambiato.
“Nel 1924, quando venne istituita la Giornata che oggi celebriamo, il risparmio degli italiani aveva raggiunto un livello analogo a quello delle altre economie avanzate, grazie all’aumento determinato dalla crescita economica dell’età giolittiana e dalle cospicue rimesse degli emigrati all’estero. La consistenza dei depositi bancari e dei libretti postali ammontava al 27 per cento del PIL” ha ricordato, sottolineando poi i vari ostacoli incontrati negli ultimi cent’anni.
Dal crollo dei depositi del 1948, passando poi alla crisi finanziaria globale e quella dei debiti sovrani nell’area dell’euro, e infine della pandemia, Panetta ha ribadito come i momenti svantaggiosi dell’economia hanno influito in maniera decisa sul drastico calo dei risparmi.
E la traduzione immediata è stata sugli investimenti, calati anch’essi negli ultimi anni. “Il risparmio è un elemento di stabilità per la vita delle famiglie, ma è allo stesso tempo una risorsa al servizio degli investimenti per le imprese” ha detto, spiegando che un ruolo fondamentale deve essere interpretato dalla politica, soprattutto quella italiana dato che nella Costituzione, all’articolo 47, viene stabilito che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme“.
Per questo motivo, quindi, Panetta conclude auspicando che le forze che governano il Paese siano capaci di lavorare con integrità e nel rispetto dei cittadini perché “solo così potremo garantire che il risparmio continui a essere un fattore di prosperità e progresso per le generazioni presenti e future, che consenta di guardare al domani con lungimiranza e serenità”.