La prima trattativa sui dazi tra Unione europea e Stati Uniti è fallita. Nessun accordo sulle tariffe doganali, con i due fronti che sembrano ancora molto lontani. Donald Trump avrebbe chiesto all’Europa di sedersi al tavolo delle trattative, con i funzionari Ue che, in risposta, avrebbero fatto notare di trovarsi a Washington esattamente per quel motivo.
Nella giornata del 17 aprile la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà in visita negli Usa proprio per parlare di dazi. Un viaggio che avrebbe dovuto riguardare esclusivamente la posizione dell’Italia, si è in fretta trasformato in una nuova occasione di dialogo con Trump per tutta Europa.
Niente accordo sui dazi
La prima trattativa sui dazi non ha portato a risultati concreti tra Unione europea e Stati Uniti. Bruxelles aveva proposto un azzeramento dei dazi su industria e automotive, per evitare la sua ritorsione, pronta a entrare in vigore non appena scadrà la sospensione dei dazi reciproci del 20% su tutti i prodotti europei.
Trump ha rifiutato e la delegazione Ue avrebbe lamentato l’assenza di proposte concrete da parte di Washington. Il portavoce Olof Gill ha dichiarato: “Tocca agli Usa chiarire cosa vogliono”.
La ritorsione europea è pronta. Oltre ai dazi su 400 prodotti americani, vi è soprattutto la minaccia di una web tax, che ridurrebbe notevolmente i profitti delle aziende tecnologiche americane in Europa. Un risultato opposto a quello cercato da Trump, intende costringere l’Ue ad abbassare i suoi standard di sicurezza, privacy e concorrenza, attraverso i dazi.
La missione di Meloni negli Usa
Lo stallo delle trattative tra Ue e Usa rende ancora più cruciali la visita di Giorgia Meloni a Washington del 17 aprile. Fin dall’elezione di Donald Trump, la premier ha provato a proporsi come mediatrice tra le posizioni americane e quelle europee, sfruttando sia la vicinanza politica ad alcuni ambienti che sostengono Trump, sia la credibilità che si è guadagnata a Bruxelles come leader nazionale.
Nella giornata del 15 aprile si è tenuto un vertice a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giorgetti, quello della Difesa Crosetto e quello per gli Affari europei Foti. In un intervento pubblico successivo, Meloni ha espresso preoccupazione, parlando di un “momento difficile“.
La telefonata con von der Leyen
A testimoniare l’importanza che ha assunto la missione di Meloni a Washington ci sarebbe stata anche una telefonata da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Secondo l’agenzia Ansa, il contatto sarebbe avvenuto nella serata del 15 aprile, dopo il vertice di governo.
Il suo contenuto si inquadrerebbe “nella trattativa tra l’Ue e l’amministrazione Trump sul dossier dazi“. Il momento particolarmente delicato rende la posizione di Meloni ancora più fondamentale. Tutti i tentativi di mostrarsi come possibile mediatore tra Europa e Usa dovrebbero dare frutto nelle prossime ore.