Stipendi aumentati anche ai precari: tutte le cifre

La Legge di Bilancio prevede un aumento per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, anche per i soggetti con contratto a tempo determinato: ecco i dettagli

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Buone notizie per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. A partire da gennaio 2024, infatti, sono previsti degli aumenti, come indicato dalla Legge di Bilancio. Un cambio di rotta che non riguarderà soltanto i soggetti garantiti da un contratto a tempo indeterminato. Sguardo rivolto anche ai cosiddetti precari.

Aumento di stipendio: ecco di quanto

Citare la Pubblica Amministrazione vuol dire fare riferimento a un organismo di dimensioni gigantesche. È per questo necessario analizzare con attenzione tutte le varie ramificazioni professionali, in connessione con l’aumento di stipendio previsto dalla Legge di Bilancio portata a termine dal governo di Giorgia Meloni.

In ambito scolastico, riporta Il Messaggero, un docente di scuola media o superiore, a prescindere dal proprio contratto, riceverà un’indennità di vacanza contrattuale che varia dai 63 ai 99 euro. La cifra sarà valutata in base agli anni di anzianità Una netta differenza, considerando come la somma attuale vari dai 9,52 a 14,79 euro.

Differente il discorso, invece, per la scuola d’infanzia. L’indennità è in questo caso pari a un range da 58 a 85 euro, a fronte degli attuali 8,79-18,73 euro. Guardando alla sanità, invece, la nuova indennità pattuita potrebbe oscillare tra 50 e 90 euro, in base ai differenti inquadramenti. Oggi è invece pari a un range di 7,55-13,37 euro. L’investimento del governo in tal senso si traduce in un complessivo aumento del 6%, circa, per i dipendenti pubblici.

Cos’è l’indennità di vacanza contrattuale: aumenti complessivi

I meno esperti in materia potrebbero facilmente fraintendere il senso di questa espressione. Cerchiamo dunque di spiegare cosa si intenda per indennità di vacanza contrattuale. Iniziamo col dire che le ferie non giocano alcun ruolo in tutto questo.

Si tratta invece di una cifra pattuita tra un rinnovo e l’altro del contratto collettivo. Ha dunque come scopo quello di andare a colmare eventuali adeguamenti retributivi, disposti dal nuovo accordo siglato.

Tenendo conto delle iniziative del governo, tra dicembre 2023 e gennaio 2024 i dipendenti scolastici dovrebbero percepire circa 200 euro extra al mese. Una cifra raggiungibile grazie al residuo del rinnovo contrattuale 2019-21, il che corrisponde a circa 20 euro lordi.

A ciò occorre aggiungere il taglio garantito sul cuneo fiscale, il che comporta tra i 60 e i 70 euro a testa. Un calcolo approssimativo che deve tener conto, infine, dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef.

In attesa della definizione del Ccnl 2022-24, poi, scatta l’indennità di vacanza contrattuale che, come visto, si aggira tra i 60 e 90 euro medi. La Manovra prevede 3 miliardi di euro per il 2024 e 5 miliardi di euro a partire dal 2025. Si punta così a risolvere la questione contratti della pubblica amministrazione, scaduti ormai da anni.

Guardando al decreto fiscale, invece, l’articolo 3 stanzia ulteriori 2 miliardi di euro per il corrente 2023. Ciò per garantire il pagamento in anticipo del valore annuo dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale. Ciò avverrà già a dicembre. L’importo, si legge, sarà pari a 6-7 volte il valore attuale. Una somma che dovrebbe aggirarsi intorno ai 900 euro, erogata in maniera distinta dalla tredicesima. In nessun caso, inoltre, tale aumento andrà a inficiare il già riconosciuto bonus una tantum, come sottolineato dal ministro Zangrillo, che è pari all’1,5% dello stipendio.