Com le dimissioni di Carlos Tavares ora si apre l’interrogativo su chi sarà il suo successore. La scelta non sarà semplice, anche se la recente nomina di Edouard Peugeot, figlio di Robert Peugeot, attuale presidente di Peugeot Invest, ha alimentato le speculazioni su possibili cambiamenti interni al gruppo. Edouard potrebbe essere il candidato ideale per prendere le redini della leadership, ma non è l’unico su cui si concentrano le voci.
Il figlio di Peugeot come successore?
A 40 anni, Edouard Peugeot vanta una carriera costruita prevalentemente a Londra, dove ha lavorato presso la banca d’affari JP Morgan, per poi assumere la responsabilità del fondo di private equity TowerBrook. Questo fondo è noto per affrontare con successo situazioni complesse e spesso critiche. Manager altamente apprezzato sia per l’esperienza professionale che per le sue doti personali, Peugeot è considerato in grado di guidare efficacemente la strategia di crescita e le performance del costruttore franco-italiano. Dal 2020, infatti, è membro del consiglio di amministrazione e del comitato per gli investimenti e le partecipazioni della holding.
Un italiano alla guida di Stellantis
Un altro nome al centro delle discussioni è quello di Luca de Meo, l’italiano alla guida del Renault Group, diretto concorrente di Peugeot, e attuale presidente dell’Acea, l’associazione che rappresenta i costruttori automobilistici europei. Le sue scelte hanno sempre avuto un impatto significativo sul settore, e la sua visione è fortemente orientata al futuro dell’industria automobilistica europea, soprattutto in questa fase cruciale di transizione energetica. De Meo ritiene che le sfide tecnologiche e geopolitiche possano essere affrontate solo attraverso sforzi congiunti e partnership strategiche tra pubblico e privato, l’unica strada per garantire un rinnovamento sostenibile del comparto.
Gli altri nomi
Nella lista del “toto-nomine” figura anche Olivier Francois, amministratore delegato di Fiat e responsabile del marketing globale di Stellantis, noto per la sua capacità di coniugare innovazione e comunicazione strategica. Tra i possibili successori interni al gruppo spiccano Carlos Zerlenga, attuale Chief Operating Officer per il Nord America, e Maxime Picat, ex CEO di Peugeot e oggi a capo della filiera e degli acquisti globali di Stellantis. Infine, tra i nomi esterni, si parla anche dell’olandese Roy Jakobs, attuale CEO di Philips, la cui esperienza internazionale potrebbe rappresentare un valore aggiunto per la guida futura del gruppo automobilistico.
La ricca buonuscita di Tavares
Le dimissioni di Carlos Tavares hanno accentuato le preoccupazioni dei sindacati e inasprito i toni della politica, che già a ottobre aveva espresso giudizi severi durante la sua audizione. Ora, tutte le forze politiche chiedono l’intervento di John Elkann in Parlamento per fornire spiegazioni sulla crisi in corso e presentare “un piano industriale serio” per il futuro di Stellantis.
La Lega, inoltre, punta l’attenzione sulla generosa liquidazione destinata al manager, considerato il più pagato al mondo nel settore automotive, con uno stipendio annuo di circa 40 milioni di euro. “Vogliamo sapere quanto incasserà Tavares come ‘premio’ dopo la sua disastrosa gestione”, ha dichiarato il partito di Salvini. Nelle ultime ore, si è diffusa l’indiscrezione di una buonuscita di 100 milioni di euro, una cifra trapelata già nei mesi scorsi insieme all’ipotesi di dimissioni anticipate, su cui Stellantis non ha ancora fornito smentite ufficiali.