La Spagna cresce il doppio dell’Italia grazie al costo dell’energia e ai tassi

Confindustria ha analizzato la forte crescita della Spagna negli ultimi anni, che le ha permesso di far aumentare il proprio Pil a un tasso doppio rispetto a quello dell'Italia

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 19 Maggio 2025 13:16

Nel suo ultimo “Focus del mese”, il Centro studi di Confindustria ha analizzato la crescita della Spagna, tra le più sorprendenti dei Paesi dell’Unione europea. Il Pil spagnolo è cresciuto in media dell’1,6% prima della pandemia, a ritmo doppio di quello italiano. La differenza è aumentata dopo la pandemia da Covid-19.

Nel 2024 la crescita spagnola ha quadruplicato quella italiana, in tutti i settori. Il Paese sta diventando una potenza industriale rilevante, dopo anni di difficoltà, e potrebbe mettere in dubbio la posizione dell’Italia in Europa.

La crescita della Spagna

Anche se ha ancora circa 580 miliardi di Pil in meno dell’Italia, la Spagna sta diventando una delle potenze economiche europee. Nel 2023 la sua economia è cresciuta del 2,7% e nel 2024 del 3,2%. Dati imparagonabili a quelli italiani, soprattutto nell’ultimo anno, in cui l’Italia non è riuscita a superare una aumento del Pil dello 0,7%.

In Spagna crescono tutti i settori, dal primario all’industria, che si è espansa del 2,7% nel 2024, fino ai servizi. Il terziario in particolare trascina l’economia, crescendo di quasi il 4%, ma il turismo non è tra i fattori più rilevanti. Molto più importanti i servizi professionali e quelli immobiliari, trascinati dall’edilizia.

Il risultato è che la Spagna, simile all’Italia per debito pubblico e tessuto economico e sociale, ha una domanda interna molto più forte, che cresce a ritmi vicini al 3%, come gli investimenti. L’economia di Madrid si sta avvicinando alla nostra: il Pil pro capite spagnolo è di 35mila dollari, quello italiano di 39mila.

Perché l’energia in Spagna costa così poco

Tra i fattori principali che danno alla Spagna un vantaggio competitivo nei confronti dell’Italia c’è il costo dell’energia. Se un megawatt di elettricità nel nostro Paese costa circa 100 euro, in Spagna ne costa la metà.

Un problema esemplificato da Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, che in una recente intervista ha dichiarato: “Per quanto riguarda l’energia fare una macchina in Spagna ci costa 516 euro, in Italia 1414 euro”.

Questi prezzi sono il risultato degli investimenti dei governi spagnoli degli ultimi 10 anni nelle energie rinnovabili. Eolico, idroelettrico e solare rappresentano oggi il 56% della produzione energetica spagnola, contro il 41% di quella italiana. L’elettricità così ottenuta è a basso costo, anche se va gestita tramite sistemi di accumulo che compensino i cali di produzione.

Il vantaggio dei titoli di Stato spagnoli

Uno dei fattori che ha permesso al governo spagnolo di fare questi investimenti nelle rinnovabili è legato ai titoli di Stato. Storicamente, i Btp italiani e i titoli di debito spagnoli hanno avuto un andamento molto simile, visto che entrambi i Paesi hanno un debito pubblico alto. Di recente però, la Spagna ha ridotto il proprio debito, e nel 2024 ha sfiorato il 100% del Pil, dal 105% del 2023.

Al contrario, l’Italia negli ultimi anni ha continuato a fare debito, peggiorando la situazione dei propri conti pubblici. Di conseguenza il nuovo debito costa all’Italia molto più di quanto costi alla Spagna. Oggi un buono decennale spagnolo è quotato a un rendimento del 3,2% circa, un Btp invece al 3,6%.