Un italiano su 2 riciclerà i regali dopo Natale, tra i più rivenduti vini, sciarpe e agende

Tra i regali riciclati troviamo i generi alimentari per il 45%, seguono al 26% sciarpe, guanti, cappelli e creme e per il 20% libri e agende

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 26 Dicembre 2024 16:16

Un italiano su due si dichiara pronto a riciclare i regali di Natale, dando vita a una vera e propria “contro spesa” che genera un risparmio complessivo di 3,5 miliardi di euro. Questo valore segna un aumento di 100 milioni rispetto all’anno scorso e di 200 milioni rispetto al Natale pre-pandemia. I “riciclatori seriali” sono ben 28 milioni, dimostrando come questa vecchia abitudine si sia evoluta in una tendenza sempre più consolidata negli ultimi anni.

I regali più riciclati

È quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Confcooperative, che evidenzia una crescente tendenza a spendere per sé stessi piuttosto che per gli altri. Il riciclo dei regali assume forme e modalità diverse: sei italiani su dieci riutilizzeranno i doni ricevuti durante le festività o quelli messi da parte nel corso dell’anno per sfruttarli al momento opportuno (52% donne e 48% uomini).

Questo comportamento, che per alcuni è dettato dalla necessità e per altri dall’egoismo, si inserisce in un contesto di malcontento sociale, con il ceto medio sempre più in difficoltà e circa 10 milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà.

Un fenomeno in crescita riguarda chi monetizza i regali ricevuti: due riciclatori su dieci scelgono di venderli su piattaforme online o social network (57% uomini, 43% donne). Altri, invece, optano per lo scambio nei negozi, trasformando i doni in buoni spesa o in nuovi oggetti da regalare, una pratica scelta dal 60% delle donne e dal 40% degli uomini.

Tra i regali più frequentemente riciclati, al primo posto troviamo i generi alimentari, scelti dal 45% degli italiani. Tra questi spiccano vini, spumanti, salumi, formaggi, prosecco, grappe, amari, panettoni, pandori, cioccolato, torroni, miele e confetture. Seguono al 26% accessori come sciarpe, guanti, cappelli, calzini, articoli di pelletteria, cosmetici e creme. Al terzo posto, con il 20%, ci sono libri e agende, mentre i giocattoli chiudono la classifica con il 9%.

Oltre ai regali anche il cibo viene riciclato

Una tendenza che emerge anche da una ricerca di Coldiretti. Quasi un italiano su quattro (23%) che ha ricevuto doni li rimetterà quest’anno “in circolo”; un fenomeno importante anche dal punto di vista economico se si considera che nel 2024 i cittadini hanno speso 7,6 miliardi per i presenti per amici, parenti e colleghi.

“La maggior parte di coloro che riciclano regali (63%) li destina a parenti e amici che possono apprezzare di più l’oggetto ricevuto, mentre un 22% decide di guadagnarci vendendoli su internet. Non manca chi li restituisce al negozio (23%) per cambiarli o ottenere dei buoni da utilizzare successivamente. Un 3% – afferma  Coldiretti – li riutilizza per altri scopi”.

Il riciclo però non prende solo i regali, ma anche il cibo: per Coldiretti, il 26 dicembre è una giornata in cui il 78% degli italiani si riunisce nelle case per consumare gli avanzi delle tavole natalizie, evitando che finiscano nel bidone della spazzatura. Questo comportamento è incentivato anche dalla crescente consapevolezza sulla necessità di contrastare lo spreco alimentare, in un anno segnato da un aumento del 46% della quantità di cibo gettato in Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher.