Con l’arrivo della Pasqua, si prospetta una sorpresa meno gradita all’interno degli uova di cioccolato: prezzi spropositati. Il dolce tipico della festività potrebbe costare di più quest’anno, e la causa principale risiede nell’incremento dei prezzi del cacao, la materia prima fondamentale per la produzione del cioccolato. Questi prezzi sono ai loro massimi storici, con un’impennata vertiginosa negli ultimi mesi. Da gennaio, quando la tonnellata di cacao costava circa 3.800 dollari, si è arrivati a superare i 6.000 dollari, con un aumento senza precedenti nell’ultimo mese, il più forte degli ultimi 22 anni.
Il mercato del cacao nella borsa di New York ha registrato un nuovo massimo storico per i prezzi, con una tonnellata che ha toccato i 5.874 dollari. Questo segna un raddoppio approssimativo del costo dell’ingrediente chiave per la produzione del cioccolato dall’inizio dello scorso anno.
Le reazioni dei grandi marchi produttori
Il vero dilemma è che l’aumento dei prezzi potrebbe comportare il rischio che i consumatori rinuncino all’acquisto di cioccolata o ne riducano la quantità, mettendo a rischio gli utili delle aziende.
Lindt & Sprüngli, uno dei marchi di cioccolato più rinomati, ha annunciato un aumento del 17,9% dei profitti annuali, grazie alla capacità di trasferire ai consumatori i costi più elevati degli ingredienti senza compromettere le vendite. Tuttavia, molti altri produttori temono l’effetto opposto e una riduzione della domanda.
L’impennata dei prezzi del cacao sta già avendo ripercussioni sui consumatori e sui principali produttori del dolce. Hershey, uno dei più grandi produttori mondiali di cioccolato, ha avvertito che i prezzi storici del cacao limiteranno la crescita dei profitti quest’anno. La Ceo Michele Buck non ha escluso l’ipotesi di aumentare i prezzi per i clienti, sottolineando che l’azienda utilizzerà tutti gli strumenti a disposizione per gestire il business, compresi i prezzi.
Anche Mondelez, dietro il marchio Cadbury, ha identificato l’aumento dei costi degli ingredienti come una sfida da affrontare. Il direttore finanziario e vice presidente Luca Zaramella ha evidenziato “aumenti significativi sia del cacao che dello zucchero”.
I consumatori nel Regno Unito hanno già avvertito l’aumento dei prezzi del cioccolato durante le festività natalizie, con alcune scatole di cioccolato che hanno registrato aumenti del 50% in un anno, secondo il gruppo di consumatori chiamato “Which?”.
Perché il cacao costa così tanto
Questa tendenza all’aumento dei prezzi è stata alimentata principalmente dalla scarsa raccolta in Africa occidentale, la cui produzione costituisce la maggior parte dell’offerta globale di cacao.
Eventi meteorologici come El Niño hanno causato un clima più secco in Ghana e in Costa d’Avorio, i due principali produttori mondiali di fave di cacao, mentre i cambiamenti climatici stanno influenzando le temperature e i modelli di precipitazioni, minacciando ulteriormente i raccolti. “Con El Niño che minaccia le colture dell’Africa occidentale con tempo caldo e secco, i commercianti sono preoccupati per un altro anno di produzione ridotta”, ha detto alla Bbc Jack Scoville, analista di Price Futures Group. Il Ghana, ad esempio, stima che la sua produzione per la stagione 2023/24 sarà quasi del 40% inferiore all’obiettivo di 820.000 tonnellate a causa delle scarse piogge e di un virus che colpisce le piante di cacao.
Oltre alla Costa d’Avorio, altri grandi produttori di cacao che stanno avendo problemi nella raccolta includono l’Indonesia, l’Ecuador, il Camerun, la Nigeria e il Brasile.