Piombino ricorre al Tar contro il rigassificatore, è guerra tra Meloni e il sindaco di Fratelli d’Italia

Nonostantre le rassicurazioni della Presidente del Consiglio ("Tranquilli, col sindaco me la vedo io"), il primo cittadino di Piombino ha annunciato il ricorso al Tar. Un guaio serio per l'energia in Italia.

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Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

Alla fine il sindaco di Piombino di Fratelli d’Italia ha deciso di ricorrere al Tar contro il rigassificatore galleggiante che il presidente del Consiglio di Fratelli d’Italia considera strategico. Una guerra tutta interna al partito di maggioranza relativa che rischia di avere effetti politici ma soprattutto energetici. Il ricorso al Tar è infatti un problema non da poco, considerato che il rigassificatore dovrebbe essere pronto entro la prossima privamera, mentre uno slittamento rischierebbe di avere ripercussioni sul’approvvigionamento di gas.

Il ricorso

Il Comune di Piombino ha dunque conferito all’avvocato Michele Greco l’incarico per il ricorso al Tar del Lazio contro il rigassificatore nel porto cittadino, che verrà depositato la prossima settimana.

“Coerentemente con quanto annunciato – dichiara il sindaco Francesco Ferrari in una nota – e con i grandi sforzi e la determinazione di tutta la città, la prossima settimana l’avvocato Greco depositerà il ricorso”. “Siamo convinti che un soggetto terzo, la magistratura, saprà valutare adeguatamente e oggettivamente la vicenda”.

Ferrari spiega che si tratta di “un lavoro estremamente impegnativo e complesso che mette insieme tutte le numerose e forti motivazioni tecniche presentate dal Comune e che si fonda sulle evidenti violazioni di legge che hanno viziato il procedimento amministrativo”.

L’avvocato Michele Greco, sottolinea ancora il Comune di Piombino, si occuperà del ricorso al Tar del Lazio insieme alla squadra di tecnici che ha seguito il procedimento della Conferenza dei servizi che si è conclusa il 25 ottobre con la firma dell’autorizzazione da parte del commissario straordinario per l’opera, Eugenio Giani. “La squadra che abbiamo scelto – aggiunge Ferrari – sta lavorando per individuare le migliori strategie processuali che ci porteranno in tempi più rapidi possibile a una positiva risoluzione del processo”.

Problema per la Meloni

Un grosso problema energetico, come detto, ma anche politico, perché a rischiare grosso è anche e soprattutto la credibilità della Meloni. Aveva infatti detto ai suoi: “Tranquilli, col sindaco di Piombino me la vedo io”. Aveva tranquillizzato il ministro Gilberto Pichetto: “Tranquillo, è solo propaganda, ma non ci sarà alcun ricorso al Tar”. E invece il ricorso al Tar contro il rigassificatore – il sindaco melomiano Ferrari – lo farà.