OpenAI nel radar di Apple: l’investimento spinge la valutazione oltre i 100 miliardi

Apple e altri investitori puntano su OpenAI, portando la startup di intelligenza artificiale verso una valutazione di oltre 100 miliardi di dollari

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

OpenAI, la mente dietro il fenomeno ChatGPT, non si accontenta di rivoluzionare il mondo dell’intelligenza artificiale. Ora punta a una raccolta fondi che potrebbe far saltare il banco. Stando alle ultime indiscrezioni, Thrive Capital, un nome già noto tra i sostenitori dell’azienda, è pronto a mettere sul piatto 1 miliardo di dollari. L’obiettivo è quello di spingere la valutazione di OpenAI oltre i 100 miliardi, cifra che la posizionerebbe come la regina incontrastata tra le startup tech.

Una cifra che supererebbe ampiamente il precedente traguardo di 86 miliardi di dollari, stabilendo un nuovo record per una startup nel campo dell’intelligenza artificiale.

Microsoft, Apple e gli altri pesi massimi pronti a entrare in gioco

Nel frattempo, Microsoft, che ha già dimostrato di credere fortemente nel progetto, potrebbe raddoppiare la posta e partecipare a questa nuova tornata di finanziamenti. Ma le sorprese non finiscono qui: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal e Bloomberg News, anche Apple e Nvidia sarebbero in trattative per entrare in gioco, pronte a unirsi a un elenco di investitori di alto profilo. La lista degli interessati, però, è ancora in evoluzione: oltre a Thrive Capital, gli occhi sono puntati su altri pezzi da novanta come Khosla Ventures, Infosys e Y Combinator, che potrebbero decidere di scommettere ancora di più su questa gallina dalle uova d’oro.

Se tutto andrà come previsto, questa raccolta rappresenterebbe l’operazione più imponente per OpenAI dai tempi dell’ingresso di Microsoft a gennaio 2023, quando la casa di Redmond aveva staccato un assegno da 10 miliardi di dollari.

Tra ricavi record e spese da capogiro: i numeri di OpenAI

Nonostante i ricavi dell’azienda abbiano toccato quota 3,4 miliardi su base annuale, la realtà dei numeri non è tutta rose e fiori. Le spese per sviluppare e perfezionare le sue tecnologie, insieme a un’espansione accelerata del team, rischiano di far chiudere l’anno con un rosso di circa 5 miliardi. In un settore dove l’innovazione non conosce tregua, OpenAI ha già speso 8,5 miliardi di dollari per mantenere il suo vantaggio competitivo, ma la corsa non sembra destinata a rallentare.

Nuovi orizzonti tecnologici: il progetto Strawberry e il futuro di Orion

Il nuovo round di finanziamento, se finalizzato, darà a OpenAI il carburante necessario per accelerare ulteriormente la sua crescita e lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate. Mentre si prepara a fare incetta di capitali, OpenAI non sta certo a guardare. Il team guidato da Sam Altman è al lavoro su un nuovo sistema di intelligenza artificiale, noto con il nome in codice “Strawberry“. Secondo voci di corridoio, questo nuovo strumento potrebbe essere il cuore pulsante di un chatbot di prossima generazione, pronto a sbarcare sul mercato già in autunno. E non è tutto: il progetto è già stato sottoposto al vaglio dei funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Orion: la nuova stella di OpenAI

Strawberry è solo la punta dell’iceberg. Dietro le quinte, OpenAI sta preparando Orion, un modello linguistico che promette di ridurre drasticamente le imperfezioni e gli errori nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale. Un’arma segreta che Altman e soci intendono usare per consolidare ulteriormente la loro leadership in un mercato che non conosce pietà per chi resta indietro. La sfida, come sempre, è quella di bilanciare ambizione e precisione, in un gioco dove gli errori si pagano cari.