Che cos’è la NADEF: tutto sulla nota di aggiornamento al DEF

Scopri cos'è la Nota di aggiornamento al DEF e perché è importante per l'Italia

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Mario Esposito

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L’acronimo NADEF sta per Nota di Aggiornamento al DEF, il Documento di Economia e Finanza che annualmente viene presentato dal Presidente del Consiglio e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per presentare la programmazione finanziaria del Governo per i successivi 12 mesi. In particolare, la Nota di Aggiornamento, che deve essere presentata alla Camera e al Senato entro il 27 settembre, rappresenta il primo step per l’elaborazione della successiva legge di bilancio. Ma vediamo più nel dettaglio cosa include questo documento e come viene redatto.

L’importanza della NADEF per l’Italia

Ogni anno sul finire della stagione estiva si sente parlare spesso di NADEF, la Nota di Aggiornamento al DEF che il Governo è chiamato a presentare alle Camere entro il 27 settembre. Questo documento è di fondamentale importanza per l’intero Paese, poiché contiene tutte le indicazioni utili per la successiva redazione della legge di bilancio e, dunque, esplicita gli obiettivi di programmazione finanziaria che il Governo intende perseguire.

Nella NADEF, in pratica, vengono rielaborate le previsioni inserite nel DEF presentato ad aprile e aggiunte le nuove stime economico-finanziarie, il tutto nell’ottica di aggiornare gli obiettivi programmatici tenendo conto anche delle osservazioni provenienti dall’Europa. L’importanza del documento è evidente: attraverso l’aggiornamento del DEF, il Governo si appresta infatti ad affrontare l’approvazione della legge di bilancio, un tema sempre spinoso in particolare quando vi è una situazione già complessa a livello nazionale e internazionale. Ciò vuol dire che con la NADEF si stabiliscono le azioni da intraprendere nei mesi successivi, si dà priorità ad alcune riforme rispetto ad altre e si pianifica l’utilizzo delle risorse pubbliche, tutte attività con inevitabili ricadute sullo Stato e sui cittadini.

NADEF e ripresa post-pandemia

Come visto, la NADEF va ad aggiornare i dati presentati ad aprile nel Documento di Economia e Finanza, un’operazione che può essere leggera in condizioni di stabilità economica ma che, soprattutto negli ultimi anni, si sta rivelando particolarmente complessa e articolata. Quanto accaduto soprattutto con l’esplosione della pandemia di Covid-19 e lo stravolgimento dei piani dei Governi mondiali, infatti, ha reso molto più difficile la definizione degli obiettivi sul medio-lungo periodo e costretto i governanti a prendere decisioni commisurate alla situazione del momento.

In un contesto ancora caratterizzato dagli strascichi post-Covid e dalle successive problematiche economiche insorte con i mutamenti degli scenari geopolitici, la NADEF sta assumendo un ruolo sempre più importante, tanto da arrivare in alcuni casi a sostituire completamente il DEF approvato ad aprile (come realmente accaduto nel 2020 con lo scoppio dell’emergenza pandemica e lo stravolgimento delle carte in tavola). Un’economia più instabile ed eventi che corrono velocissimi stanno dunque cambiando l’approccio alla redazione di questo documento, costringendo il Governo a decisioni differenti rispetto a quanto pianificato mesi prima: è proprio per questo motivo che la NADEF si sta rivelando sempre più centrale per le sorti del Paese e oggetto di discussioni più accese che in passato.

NADEF e legge di bilancio 2023

La scadenza per la presentazione della NADEF quest’anno cade in piene elezioni: come ben sappiamo, infatti, la sfiducia al Governo Draghi ha portato a indire nuove votazioni nella data del 25 settembre rendendo difficili gli adempimenti per l’esecutivo in carica. Con i tempi tecnici previsti per l’insediamento del nuovo Parlamento dopo il voto, è chiaro che anche se tutto dovesse procedere rapidamente non si avrebbe un nuovo Governo prima della metà di ottobre, il che costringe gli attuali ministri e il Presidente Draghi a lavorare al disbrigo degli affari correnti senza tuttavia la possibilità di approvare il disegno di legge della Manovra.

La situazione si presenta dunque anomala e potrebbe causare diversi slittamenti, a cui magari rispondere attraverso interventi di urgenza per non abbandonare famiglie e imprese. Aiuti per sostenere i costi energetici, la proroga di misure di sostegno già attive ma in scadenza, eventuali nuovi bonus, sono tutte misure che il Governo Draghi aveva già messo in conto prima delle dimissioni, ma che con tutta probabilità verranno accelerate per arrivare al cambio della guardia con maggiore tranquillità, in attesa di lasciare al Governo entrante l’onere di redigere la nuova legge di bilancio.