Galleggia intorno allo zero il mercato delle auto in Europa, con la crisi che contagia anche Mercedes. Nell’area dell’Ue, più Regno Unito, Svizzera e Norvegia, le immatricolazioni sono cresciute dello 0,1% ad ottobre rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Una situazione di stallo in cui Stellantis fa registrare sullo stesso periodo un marcato calo del -16,9% e la casa automobilistica tedesca dalla stella a tre punte è costretta ad programmare tagli per decine di miliardi.
I numeri in Europa
Se ad ottobre nell’area dell’Europa occidentale si registra in generale una piccola ripresa, con un +1,1% di immatricolazioni trascinate dalla Spagna (7,2%) e dalla Germania (in salita del 6% dopo tre mesi di calo), l’Italia ha fatto segnare un calo del -9,1%, così come la Francia con una discesa in forte flessione al -11,1%.
Dall’inizio dell’anno, invece, le immatricolazioni sono cresciute in totale del +0,9% rispetto ai 10 mesi precedenti, con 8,9 milioni di veicoli venduti, per un aumento del +0,7%. Dal punto di vista delle vendite, sullo stesso arco di tempo, l’Italia ha fatto segnare un +0,9%, meglio di Francia e Germania (rispettivamente -2,7% e -0,4%), mentre a spiccare è ancora la Spagna con un +4,9%.
In questo quadro, le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate del 2,4%, ma da inizio anno i volumi stanno facendo segnare livelli inferiori del 4,9%.
Secondo quanto spiegato dal Centro Studi Promotor, “il 2024 mostra un andamento altalenante dovuto anche a un tentativo di ripresa della quota delle auto elettriche, che era in ridimensionamento per effetto della fine degli incentivi nel principale mercato dell’area, cioè in Germania“.
I tagli della Mercedes
Proprio nel mercato tedesco un altro colosso dell’auto dopo Volkswagen ha annunciato tagli per miliardi sui costi per fronteggiare la crisi del settore: “Nei prossimi anni dovremo ridurre i nostri costi di diversi miliardi di euro all’anno” ha comunicato Mercedes senza specificare ancora se nelle intenzioni della casa automobilistica ci sia un’ampia sforbiciata alla forza lavoro.
“La situazione economica è estremamente volatile – ha affermato la portavoce del gruppo – Solo aumentando l’efficienza si può restare forti sul piano finanziario e produttivo”.
Il comunicato di Mercedes testimonia come in Germania la crisi dell’automotive si stia espandendo sempre di più. Il sindacato dei metalmeccanici IG Metall ed il consiglio di fabbrica di Volkswagen avrebbero detto di sì a una riduzione degli stipendi per tagliare i costi scongiurando licenziamenti e chiusura degli stabilimenti, mentre Ford ha annunciato il taglio di 4mila posti di lavoro entro il 2027, in particolar modo in territorio tedesco e in Regno Unito, e Audi la chiusura di un impianto a Bruxelles.
La situazione non è delle migliori nemmeno in Italia, dove, oltre alle ripercussioni della produzione tedesca sulle aziende di componentistica, Stellantis ha comunicato la nuova richiesta di cassa integrazione dal 16 al 22 dicembre per le linee produttive dei motori Gse e V6 a Termoli.
Nel frattempo il gruppo automobilistico ha comunicato un netto calo del -16,9% delle immatricolazioni in Europa nel mese di ottobre, pari a 150.346 auto, rispetto allo stesso mese del 2023, con una quota di mercato scesa al 14,4% dal 17,4%. Da gennaio le immatricolazioni sono 1.700.846, per un -7,1% a confronto con i primi 10 mesi dello scorso anno.