Meloni in missione Ue a Bruxelles: Ucraina, energia e PNRR i temi caldi

In programma incontri con Roberta Metsola, Ursula von der Leyen e Charles Michel. Dal Pnrr all’energia, dalla riforma del patto di stabilità ai balneari, i dossier sul tavolo.

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Redazione

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Dopo il lungo lavorìo per ‘tranquillizzare’ le istituzioni europee, è il momento per Giorgia Meloni della missione a Bruxelles per incontrare vis à vis i vertici Ue, e presentare il nuovo governo italiano in relazione ai temi caldi sul tavolo dell’Unione. Dal Pnrr all’energia, dalla riforma del patto di stabilità ai balneari, i dossier sul tavolo della trasferta.

Programma

Meloni è attesa nel pomeriggio nella sede del Parlamento Europeo, dove verrà ricevuta dalla presidente dell’Aula, la maltese del Ppe Roberta Metsola, intorno alle 16.30. La premier successivamente dovrebbe recarsi a palazzo Berlaymont per vedere la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. In serata, dopo Metsola e von der Leyen, Meloni incontrerà all’Europa Building il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, ultimo appuntamento della giornata, previsto intorno alle 19. Non è in programma invece, probabilmente per motivi di agenda, un incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che sarà in missione in Turchia.

I temi caldi

Sul tavolo, come hanno ripetuto in questi giorni i portavoce della Commissione, saranno il sostegno all’Ucraina (Meloni presiede l’Ecr, partito molto determinato nell’appoggiare Kiev anche per via del ruolo importante che vi svolge il Pis polacco, nettamente antirusso), la crisi energetica e l’attuazione del Pnrr, il piano che attua Next Generation Eu in Italia, Paese che ne è il primo beneficiario.

Legge di Bilancio

Un altro dei temi importanti sul tavolo è la legge di Bilancio 2023, con l’economia che sta visibilmente rallentando, l’inflazione che non smette di aumentare e la necessità di sostenere famiglie e imprese davanti ai rincari dell’energia. Non è certo che Meloni e von der Leyen ne parlino, ma in ogni caso il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è atteso lunedì prossimo per il suo esordio all’Eurogruppo, dove è probabile che, come è tradizione per i ministri appena nominati, illustri ai colleghi i suoi programmi.

Nodo energia

Per quanto riguarda l’energia, gli scogli non sono tanto nella Commissione, quanto nel Consiglio, sia a livello ministeriale che a livello di leader, specialmente per quanto riguarda il tetto dinamico ai prezzi del gas e altri interventi decisi sul funzionamento del mercato in Europa, dove il prezzo del gas è lasciato ad una piazza ‘sottile’ come il Title Transfer Facility olandese (la Commissione sta lavorando ad un benchmark alternativo al Ttf, ma non sarà pronto prima della primavera).

Germania e Olanda continuano ad opporsi al cap, malgrado Mario Draghi prima di lasciare palazzo Chigi abbia ottenuto, con un discorso durissimo ai colleghi, di includerlo nelle conclusioni del Consiglio Europeo, che fissano le linee guida della politica Ue. Le trattative continuano nel Coreper, tra gli ambasciatori degli Stati membri. E’ in calendario un Consiglio Energia straordinario per il 24 novembre, con un altro Consiglio il 19 dicembre, alle porte del Natale. In mezzo ai due, il 15 e 16, ci sarà il Consiglio Europeo di dicembre.