Opzione donna, Innalzamento delle minime, allentamento della stretta sugli assegni indicizzati al 100% da 4 a 5 volte il minimo: si tratta nella maggioranza per allargare le maglie della Manovra ma resta sempre dirimente il nodo delle risorse tanto che spunta l’ipotesi di una stretta sul Reddito di cittadinanza annullando l’agevolazione per gli under40 in scia ad un emendamento del Terzo Polo.
Manovra, nuova stretta sul Reddito
Il governo, dunque, continua a tessere la tela della Manovra e, nel frattempo, si scioglie la questione dei crediti d’imposta maturati sul Superbonus con la possibilità che le cessioni a banche e assicurazioni passino da due a tre. Il dato è che l’esecutivo è alle prese con diversi nodi, ancora da sciogliere, e il menu delle richieste davvero ampio. A partire, appunto, dal fronte delle pensioni. Forza Italia non è intenzionata in alcun modo ad arretrare nella battaglia sull’innalzamento delle minime.
Pensioni, FI in pressing
Per gli azzurri sono “imprescindibili” – ribadisce il capogruppo in Bilancio Roberto Pella – l’aumento delle pensioni minime a 600 euro dai 75 anni in su e la decontribuzione “di almeno 8 mila euro” sulle assunzioni degli under 35. E, alla fine, è probabile che gli azzurri riescano a spuntarla.
Ma, nel frattempo, il governo, lavora anche per mantenere aperto il filo con la parte più dialogante dell’opposizione, Azione e Iv, così come sul fronte del sindacato. Va letto in questa chiave l’interesse che, secondo quanto viene riferito, avrebbe suscitato interesse un emendamento del Terzo Polo che, come detto, bloccherebbe il reddito di cittadinanza per gli under40.
Tensioni con l’opposizione
Ma il tempo stringe e continua il confronto interno tra i partiti della maggioranza. Tanto che il centrodestra, riunito, arriva a rompere l’etichetta parlamentare non presentandosi in commissione e incorrendo in un incidente che manda su tutte le furie l’opposizione. Il Pd, insieme a M5s e Avs arriva ad occupare la presidenza per protesta. E la maggioranza è costretta a scusarsi.