In Italia crescono i super ricchi, nel 2023 +8,4% col regime fiscale soft

L'Italia supera ogni aspettativa e registra il più alto incremento di super ricchi in Europa e battendo addirittura gli Stati Uniti nella sfida milionaria

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Nel 2023 il numero dei super ricchi in Italia è balzato in avanti, registrando risultati record che scalzano addirittura gli Stati Uniti. È il dato che emerge dall’ultimo World Wealth Report 2024, redatto ogni anno dalla società di consulenza Capgemini che mette a confronto la crescita dei patrimoni personali nei vari Paesi del mondo stilando una classifica su quelli col più alto numero di facoltosi. E l’Italia, in quello che è stato l’ultimo report redatto sui patrimoni registrati nel 2023, è il migliore in Europa con un salto dell’8,4% che la mette dietro solo al nuovo grande colosso in ascesa nei mercati mondiali, l’India.

L’Italia è un Paese per super ricchi

Nell’analisi della società di consulenza francese Capgemini emerge infatti un dato interessante, con il World Wealth Report 2024 che incorona l’Italia come il Paese europeo le cui ricchezze sono cresciute di più nel 2023. Se i milionari nel mondo sono aumentati in media del 5,1%, portando ben 22,8 milioni di persone ad avere un conto in banca a sei zeri, il nostro Paese può vantare una crescita record.

Rispetto al 2022, infatti, ci sono l’8,4% dei super ricchi in più che nel 2023 hanno ottenuto un balzo dell’8,5% dei loro patrimoni. Un risultato super se si considera che il trend del Vecchio Continente è del +4%, numeri che risentono di “un’inflazione elevata ma in discesa, una lenta crescita dei Pil nazionali e un calo della domanda interna”.

In Italia, invece, nulla di tutto ciò. O meglio a permettere la crescita da record sono i buoni rendimenti azionari e l’importante incremento del turismo.

Ricchi col regime fiscale soft

Ma come mai questo boom? Come evidenziato dalla Corte dei Conti il motivo potrebbe essere quel regime fiscale soft che dal 2017 ha introdotto una imposta sostitutiva da 100.000 euro (e 25.000 per familiare) sui redditi prodotti all’estero per i paperoni che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia.

Così facendo, quindi, l’Italia è diventata un Paese ambito dai ricchi esteri che vogliono sfruttare il regime fiscale di favore. E stando ai dati, nel 2022 erano in 1.136 a cogliere l’opportunità.

I super ricchi nel mondo

Un dato, quello emerso dal World Wealth Report 2024 di Capgemini, che ha un valore ancora più importante se paragonato a quelli che sono i risultati degli altri Paesi nel mondo. Ribadendo come i livelli di crescita dell’India siano inarrivabili, col +12% registrato, l’Italia riesce a mettersi davanti a numerosi Paesi.

A partire dagli Usa. A Washington e dintorni, Paese con il maggior numero di miliardari al mondo, la popolazione dei super ricchi è cresciuta “soltanto” del 7,3%, con incrementi patrimoniali del 7,4%.

Guardando più vicino a noi, la Francia registra un +6,4% di milionari e un +6,5% di crescita dei patrimoni grazie all’anno record per il turismo e alla grande domanda di prodotti di lusso che hanno portato anche all’incremento dell’export. Una vera e propria fortuna per Parigi. A superare la media europea del 4% anche la Svizzera e la Danimarca, mentre non sfiorano neanche il 3% il Regno Unito e la Germania.

Nel report, inoltre, si evidenzia come dei 22,8 milioni di milionari nel mondo il 90% detiene ricchezze comprese tra 1 e 5 milioni, il 9% invece può contare su patrimoni dai 5 ai 30 milioni. Solo l’1%, invece, ha patrimoni superiori a 30 milioni.