Alla fine il crollo delle criptovalute è arrivato, a dispetto di chi ormai vedeva in questo investimento alternativo il nuovo Eldorado. La correzione è stata non da poco – in un slo giorno stati bruciati 130 miliardi di dollari di capitalizzazione – ed ha travolto i miglliaia di investitori retail che ormai si erano gettati a capofitto su questo nuovo strumento finanziario.
I numeri della debacle
Il Bitcoin, la criptovaluta più famosa, è crollato a 32mila dollari e perde oggi quasi il 4% e su 7 gorni circa il 14%. Un prezzo che è quasi la metà rispetto ai picchi toccati al di sopra dei 58mila dollari e lontanissimo dai 100mila dollari attesi dagli investitori, un valore che la valulta eletronica avrebbe dovuto raggiungere entro la fine del 2021.
Stessa sorte per sua sorella Ethereum, che perde oggi il 3,8% a 2.198 dollari e su sette giorni evidenzia una discesa del 23%, lontanissimo dai 4.159 dollari raggiunti lo scorso anno nella fase più propizia del rally.
Una beffa per Melania Trump
La caduta delle vaute elettroniche ha avuto anche vitime illustri. Ne è un esempio l’ex Forst Lady Melania Trump, che aveva messo all’astaalcuni oggetti personali, compreso il famosissimo cappello bianco Hervé Pierre sfoggiato quattro anni fa durante la visita ufficiale a Parigi con il consorte ed ex Presdente Donald Trump.
L’asta di beneficienza, che prevedeva un’unica forma di pagamento nella criptovaluta Solana, si è chiusa ad un prezzo di circa 177mila dollari (1.800 Solana), inferiore del 30% rispetto ai 250mila dollari della base d’asta. Una fregatura in piena regola per l’ex First Lady che ha dovuto letteralmente svendere il suo bel capello a tesa larga, ceduto in lotto unico assieme ad un ritratto di melania ad acquarello di Marc-Antoine Coulon e alla versione digitale NFT dello stesso acquarello.
Ecco i motivi del crollo
Una correzione era da lungo attesa per un asset considerato molto volatile e rischioso. Le autorità monetarie di medzzo mondo avevano messo in guardia la comunità finanziaria ed i non addetti ai lavori della rischiosità di questo investimento alternativo, asoggetto ad una grande volatilità.
I motivi contingenti della caduta dlele criptovalute hanno a che fare con la correzione dei mercati azionari, legata ad una serie di fattori:
- le tensioni geopolitiche collegate ad un conflitto Russia-Ucraina
- il vicino rialzo dei tassi della Fed.
Vi sono poi ragioni di carattere più finanziario e tecnico, in primis l’attività di halving, cioè un taglio della produzione della criptovaluta che storicamente ha sempre fatto salire il prezzo per alcuni mesi, prima di sperimentare un tracoillo verticale. Il primo halving c’è stato nel 2012, il secondo nel 2016 ed il terzo è iniziato a maggio 2020, quando la produzione è stata dimezzata da 12,6 a 6,25 Bitcoin ogni 10 minuti. Ogni volta che questa operazione è stata effewttuata il rally è durato circa 18 mesi prima che il prezzo sprofondasse su livelli analoghi a quelli da cui era partito.
Dal punto di voista tecnico, c’è anche quello che alcuni analisti chiamano testa-spalla ribassista, una configurazione grafica che indica una netta ed inarrestabile inversione del trend.