Nuovo bond Poste Italiane, quanto rende dopo l’upgrade Moody’s e a chi conviene

Ecco come funziona la nuova obbligazione da 750 milioni di Poste Italiane dopo l’upgrade di Moody’s e quali effetti potrebbe avere per investitori e mercato

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

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Poste Italiane torna sul mercato dopo 5 anni di assenza con l’emissione nella giornata del 26 novembre di una nuova obbligazione senior unsecured da 750 milioni destinata agli investitori istituzionali. La tempistica non è causale, dato che è giunta a seguito del miglioramento del rating dell’Italia da parte di Moody’s.

L’obiettivo del lancio del nuovo bond è quello di diversificare le fonti di finanziamento, creare una struttura finanziaria solida che possa supportare stabilmente i piani di crescita del gruppo e coinvolgere maggiori investitori internazionali.

La data per il regolamento delle obbligazioni dovrebbe essere quella del 3 dicembre. Nello stesso giorno i titoli saranno quotati a Lussemburgo e sul Mot.

La nuova obbligazione di Poste Italiane

La nuova obbligazione è collocata nell’ambito del programma Emtn (Euro Medium Term Notes) da 2,5 miliardi di euro ed è destinata a un pubblico di investitori professionali.

Più precisamente, si tratta di un titolo senior unsecured in euro che ha un importo nominale uguale a 750 milioni di euro con scadenza fissata al 3 dicembre 2030 e una durata di 5 anni dalla data di regolamento.

Ma cos’è esattamente unn’obbligazione senior unsecured?

Si tratta di un bond che, nonostante non sia coperto da garanzie reali su beni specifici come un immobile, gode del livello massimo di privilegio nella struttura del debito dell’emittente. Significa che, in caso di liquidazione, chi lo possiede avrà diritto al rimborso prima dei creditori subordinati.

Le caratteristiche del nuovo bond di Poste Italiane

Poste Italiane ha comunicato che il bond prevede:

  • una cedola annuale del 3%;
  • un prezzo di emissione uguale al 99,794%;
  • rendimento effettivo a scadenza del 3,045%;
  • Isin XS3244877869.

Il collocamento di tale prodotto sarà regolato il 3 dicembre 2025 in concomitanza con l’avvio della quotazione sui due mercati di riferimento che sono il Telematico delle obbligazioni (Mot) di Borsa Italiana e quello regolamentato della Borsa di Lussemburgo. Tutte e due le piattaforme si utilizzano tradizionalmente per titoli corporate che hanno un’ampia domanda internazionale.

La domanda ha superato tre volte l’offerta, per quale motivo?

In una nota, Poste Italiane ha spiegato che l’emissione del nuovo bond è stata accolta in modo molto favorevole. Ha registrato, infatti, una domanda che ha superato di oltre tre volte l’offerta dei titoli disponibili.

L’interesse per la nuova obbligazione è stata ampia, con una forte partecipazione di investitori internazionali provenienti soprattutto da Austria, Germania, Francia e Benelux.

Ciò è accaduto anche grazie ad un mix di fattori che nei giorni antecedenti al collocamento hanno attirato l’attenzione degli investitori. Sicuramente uno dei motivi principali è il miglioramento del rating italiano da parte di Moody’s che lo scorso 24 novembre lo ha elevato da Baa3 a Baa2.

Significa che ora l’Italia viene considerato un debitore più affidabile anche se ci sono ancora dei punti di debolezza strutturali come l’alto debito ma le prospettive sono migliorate.

Questa promozione ha avuto un impatto diretto anche su grandi aziende come Poste Italiane il cui giudizio di affidabilità è migliorato. La nuova emissione di obbligazioni ne è infatti la prova ed è stata considerata un investimento abbastanza sicuro.

Il successo si deve inoltre alla combinazione vincente di:

  • una scadenza a breve-medio termine;
  • di un tasso fisso che è più allettante rispetto ad altri titoli di Stato;
  • alla reputazione solida dell’azienda.

Tale emissione, quindi, è diventata un segnale tangibile della fiducia degli investitori stranieri non soltanto nei riguardi Poste Italiane ma anche verso l’insieme delle aziende italiane in un momento di stabilità macroeconomica.

Da quali istituti di credito è stato gestito il collocamento

Un consorzio di banche primarie internazionali ha gestito l’emissione da 750 milioni di euro nel ruolo di Joint Bookrunner. Con quest’ultimo termine si indica l’insieme degli istituti di credito che hanno lavorato assieme per:

  • gestire l’operazione;
  • creare la domanda;
  • fissare il prezzo finale;
  • vendere le obbligazioni;
  • stabilizzare il mercato.

Tra questi figurano in ordine alfabetico:

  • Barclays;
  • Bnp Paribas;
  • BofA Securities;
  • Citigroup;
  • Crédit Agricole Cib;
  • Deutsche Bank;
  • Imi-Intesa Sanpaolo;
  • Ing;
  • Mediobanca;
  • Morgan Stanley;
  • Société Générale;
  • UniCredit.

La Deutsche Bank Ag, poi, ricoprirà il ruolo di agente di pagamento ovvero avrà il ruolo di cassiere e amministratore dell’operazione.

Il motivo principale per il quale sono state scelte tante diverse banche da paesi diversi è quello di vendere le obbligazioni al maggior numero possibile di grandi investitori in tutta l’Europa.

Qual è l’obiettivo della nuova emissione?

Dal comunicato diffuso da Poste Italiane si evince che la nuova emissione ha due obiettivi. Il primo è quello di trovare delle nuovi fonti di finanziamento oltre alle tradizionali mentre il secondo di attirare nuove tipologie di investitori.

Poste è un gruppo di grandi dimensioni e con una presenza molto forte sul territorio per cui è fondamentale che mantenga una struttura finanziaria solida e flessibile e tale operazione è stata effettuata proprio per:

  • sostenere le vaste attività;
  • la sua continua crescita.

I fondi che verranno poi raccolti mediante l’emissione saranno destinati alle esigenze operative della società come:

  • nuovi investimenti;
  • altre iniziative strategiche;
  • attività quotidiane.

I giudizi delle principali agenzie di rating

La nuove emissione di bond di Poste Italiane ha avuto dei giudizi positivi da parte delle principali agenzie di rating. Da parte di Standard & Poor’s (S&P) ha ottenuto un giudizio di BBB+, da Moody’s di Baa2 e da Scope di BBB+.

Si tratta di voti che contano perché:

  • sono un marchio di sicurezza e di qualità;
  • determinano l’interesse che Poste deve pagare e un voto alto significa basso rischio;
  • aprono le porte a più investitori, molti grandi fondi di investimento come le assicurazioni hanno infatti per statuto il divieto di investire in obbligazioni con un rating troppo basso.

Perché per gli investitori il nuovo bond è un’opportunità?

La nuova obbligazione di Poste Italiane è un’opportunità interessante per gli investitori. Il motivo è che rispetto ai Btp a 5 anni offre un rendimento più elevato ma allo stesso tempo offre un rischio contenuto grazie al rating di investment grade.

Il rendimento effettivo del 3,045% a scadenza e la cedola del 3%, infatti, sono molto competitivi in un contesto in cui i tassi si sta pian piano normalizzando.

Dopo che il bond sarà ammesso alla quotazione sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo e del Mot, infine, si potrà commerciare liberamente sui mercati secondari.

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