Sta tornando la “cripto-euforia”? L’analisi

"Ancora lontani i massimi storici toccati nel novembre 202, ma la crisi di fiducia causata dallo scandalo FTX sembra ormai alle spalle": il commento di Luca Colussa, Head of Factor & Quant Equity di Generali Asset Management

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

“Le criptovalute iniziano il 2024 dopo forti guadagni negli ultimi 12 mesi. Tra le principali criptovalute per capitalizzazione, Bitcoin ha segnato guadagni superiori al 150%, Ethereum è salito del 90% e Solana è addirittura decuplicato. I massimi storici toccati nel novembre 2021 sono ancora lontani, ma la crisi di fiducia causata dallo scandalo FTX sembra ormai alle spalle”

Scandalo FTX alle spalle?

E’ il commento di Luca Colussa, Head of Factor & Quant Equity di Generali Asset Management (parte di Generali Investments) che spiega che per capire l’outlook per il 2024, è bene fare tre considerazioni.

L’analisi

“In primo luogo, nel mondo post-Covid, la correlazione tra criptovalute e mercati azionari non è più bassa come in passato. Questo significa che ci sono alcuni fattori comuni, in primis le politiche monetarie e la liquidità, che possono influenzarne l’andamento. Politiche monetarie meno restrittive e maggiore liquidità rappresenterebbero un elemento di supporto. Per contro, una correzione decisa dei mercati azionari a causa di una recessione globale avrebbe un effetto negativo”.

“In secondo luogo – prosegue Colussa – la domanda dai clienti istituzionali è in aumento. Il 10 gennaio la US Securities and Exchange Commission ha accolto, dopo lunghe attese, la richiesta di quotazione per undici ETF su Bitcoin. Gli analisti stimano che questa decisione potrebbe attirare dai 30 a 50 miliardi di domanda direzionale, spingendo al rialzo i prezzi delle criptovalute”.

Torna cripto-euforia?

” In ultimo – conclude Colussa – non va mai dimenticato il tema valutazioni. Nel breve termine, il mercato delle criptovalute denota segnali di euforia. Ne è una prova il premio pagato sui contratti futures di Bitcoin ed Ethereum, quintuplicato negli ultimi due mesi e arrivato a livelli simili visti durante il picco del novembre 2021. Il flash crash avvenuto il 3 gennaio 2024 rappresenta un monito contro un investimento sull’onda dell’entusiasmo”.