Rating, la Grecia non è più il malato d’Europa. Ora è l’Italia?

Dopo anni da osservata speciale Atene ha imboccato la strada della normalità ed è pronta a cedere lo scomodo testimone

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Redazione

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Sarà l’Italia a raccogliere il testimone di malato d’Europa dalla Grecia? Dopo anni decisamente turbolenti da osservata a dir poco speciale, Atene sembra infatti avviarsi verso la normalità. La crisi del debito ormai è un lontano ricordo mentre è sotto gli occhi di tutti un netto cambio di passo reso possibile dalle drastiche ma necessarie riforme – accompagnate da una ambizioso piano di misure pensate per stimolare l’economia  – che sembrano aver convinto le agenzie di rating che in precedenza avevano invece abbassato il giudizio sui titoli governativi a junk (spazzatura).

Rating, Grecia non è più il malato d’Europa

Insomma, un trend decisamente positivo certificato da Standard & Poor’s che proprio di recente, prima tra le grandi case di rating, ha alzato il suo giudizio sul merito creditizio della Grecia portandolo a BBB- con outlook stabile. Questo vuol dire che Atene è tornata a far parte del club dei creditori “Investment grade”, tradotto “affidabili”. Mercati rassicurati anche da un altro fattore, la stabilità politica visto che il premier Mitsotakis è in carica dal 2019 ed è peraltro fresco di vittoria alle elezioni. 

Roma osservata speciale

Tutto questo mentre il Fondo Monetario Internazionale ha chiesto a Roma uno sforzo maggiore sul calo del debito pubblico. Il responsabile del Dipartimento di Bilancio, Vitor Gaspar, ha di recente sottolineato che “servono ambizioni aggiuntive in termini di aggiustamento dei conti pubblici. Il debito calerà, ma molto lentamente e ben al di sopra del livello pre-pandemia”. Per far scendere il rapporto debito/Pil intervengono “due elementi cruciali: riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita e obiettivi più ambiziosi”.

L’affaire Giambruno agita i partiti

Ovviamente, non aiuta l’affaire Meloni-Giambruno: “La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui”, ha scritto qualche giorno fa in un lungo post su Facebook dopo i fuori onda diffusi da Striscia La Notizia. “Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto”. Il benservito di Giorgia Meloni non ammette repliche e il suo ormai ex compagno si guarda bene dal farne. Una vicenda personale che però agita i partiti,  rischiando di avere ripercussioni politiche. Del resto,  una Premier al centro delle polemiche suo malgrado è tutto fuorchè una pubblicità positiva per Roma.