Powell più colomba del previsto: attesi tre tagli dei tassi nel 2024

La banca centrale statunitense ha confermato tassi d'interesse invariati per la terza volta consecutiva ed anticipato tre possibili tagli l'anno prossimo. Resta ora da vedere come risponderà oggi la Presidente Lagarde nell'ultima sofferta riunione dell'anno

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Redazione

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Una Federal Reserve più “colomba” e meno “falco” ha sorpreso ieri sera i mercati azionari, con Wall Street che ha spiccato il volo, salutando con grande euforia i re tagli dei tassi attesi nel 2024.

Il Federal Open Market Committee (FOMC), come largamente atteso, ha deciso di mantenere per la terza volta consecutiva i tassi d’interesse tra il 5,25% e il 5,5%, assicurando che “continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo per le prospettive economiche” anche se resta “pronto a modificare opportunamente l’orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi”.

Tre rialzi dei tassi nel 2024

Il FOMC ha migliorato le previsioni per il 2024, indicando una crescita del PIL all’1,4%, un tasso di disoccupazione al 4,1% ed una inflazione ed inflazione core al 2,4%.

Sulla base di queste previsioni la Fed prenderà le sue decisioni, con un atteggiamento più morbido per i futuro, dal momento che l’ipotesi di un “atterraggio morbido” (calo dell’inflazione senza recessione) è più probabile.

Sono quindi emerse indicazioni più interessanti dal dot plot, il grafico a punti che sintetizza le previsioni sui tassi dei vari membri del FOMC, con una previsione mediana per i tassi alla fine del 2024 che scende al 4,6% dal 5,1% previsto lo scorso settembre, che implica almeno tre tagli dei tassi l’anno prossimo. Altri quattro tagli dovrebbero seguire nel 2025 con una mediana che si sposta  al 3,6% e tre tagli nel 2026 con una mediana che scende al 2,9%.

Powell: “E’ presto per cantare vittoria”

E’ presto per cantare vittoria”, ha avvertito Powell nella conferenza stampa che è seguita, riferendosi ad uno scenario di atterraggio morbido con bassa inflazione ed un’economia non in recessione, ed ha aggiunto “siamo pronti a un ulteriore inasprimento se necessario”.

Il Presidente ha poi ammesso “la Fed è convinta che i tassi d’interesse siano al massimo o vicino al massimo per questo ciclo” e che “la discussione sui tagli è solo all’inizio”.

Il numero uno della banca centrale USA ha poi aggiunto che la Fed è disposta a tagliare i tassi anche se l’economia americana non dovesse precipitare in una recessione nel 2024, in quanto “potrebbe essere solo un segno che l’economia si sta normalizzando e non ha bisogno di politiche restrittive”.

Cosa aspettarsi oggi dall’Eurotower?

Gran parte degli analisti prospetta che la BCE mantenga un atteggiamento cauto rispetto ai futuri tagli dei tassi, come si pensava per Powell, ma così non è stato e l’atteggiamento è sembrato anche più audace del previsto.

“È probabile che la BCE rimanga cauta riguardo alle prossime mosse e sottolinei i fattori che sta tenendo monitorati, come la crescita dei salari e gli effetti base legati ai prezzi dell’energia”, commenta Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, aggiungendo “le aspettative degli investitori di un taglio dei tassi già a marzo sembrano eccessive, e quindi il significativo calo dei tassi a lungo termine che si è recentemente registrato rimane fragile”.

“Rimaniamo scettici sul fatto che la BCE taglierà i tassi così presto come il mercato sta prezzando”, afferma Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO, ricordando che il mercato ptrezza già sei tagli il prossimo anno a partire da marzo, ma “le prospettive sull’inflazione sottostante rimangono incerte”.