Il Piano 2024-2023 di Italgas punta sulla Grecia, stanziando investimento per 1 miliardo di investimenti nell’arco di sette anni. Un programma di attività che la consociata Enaon, società nata quest’anno per raggruppare sotto un unico brand tutte le attività greche di Italgas, svilupperà lungo quattro direttrici principali, a supporto del processo di transizione ecologica in corso.
“Questo Piano mette a disposizione della Grecia un miliardo di euro e disegna il percorso di sviluppo dell’infrastruttura energetica del Paese”, ha commentato l’Amministratore Delegato Paolo Gallo, spiegando c he questo percorso “passa dalla capacità di continuare a valorizzare il know-how locale, utilizzando l’esperienza maturata in Italia per ridurre i tempi di applicazione delle tecnologie all’avanguardia e lo sviluppo della rete”. “Il contributo di Enaon allo sviluppo del Paese – ha aggiunto il manager – è concreto e visibile: promuovere attivamente una transizione ecologica che, al netto delle ideologie, garantisca sicurezza, sostenibilità e competitività dei costi per famiglie e imprese”.
I 4 ambiti di investimento
Il Piano, coerentemente con la traiettoria di crescita del Gruppo, si sviluppo su quattro principali direttrici:
- la metanizzazione dei territori non ancora raggiunti dal servizio di distribuzione del gas ed il phase out di combustibili inquinanti come lignite e carbone;
- la trasformazione digitale del network, comprensiva della sostituzione degli smart meter tradizionali con tecnologia “H2 ready”;
- lo sviluppo dei gas rinnovabili, biometano e idrogeno verde in primis, per rafforzare il contributo alla decarbonizzazione dei consumi;
- il repurposing della rete esistente per rendere l’infrastruttura energetica più flessibile, pronta per un futuro energetico più sostenibile.
Una larga fetta va allo sviluppo della rete
Il Piano destina 650 milioni di euro alla realizzazione di oltre 3.000 chilometri di nuova rete, funzionale a portare il servizio in aree non ancora raggiunte. Tale sviluppo consentirà di alimentare con una nuova fonte di energia altre 18 città (tra cui Patra, Ioannina, Kastoria, Florina, Grevena, Orestiada) e ampliare il bacino dei clienti serviti da Enaon dagli attuali 615.000 ai 920.000 nel 2030. Nell’ambito dello sviluppo del network è anche prevista l’applicazione del sistema di distribuzione basato sui depositi criogenici di GNL, che risulta particolarmente efficace per aree remote non raggiunte dalle grandi dorsali di trasporto del metano, permettendo così di superare l’isolamento energetico. Saranno 9 i depositi GNL realizzati nella prima parte di Piano.
Avanti con la digitalizzazione
Nel 2025 sarà digitalizzato il 100% degli asset e nel 2026 sarà integrato il software proprietario DANA (Digital Advanced Network Automation) per la gestione automatizzata e il controllo da remoto di reti e impianti. Il percorso di trasformazione digitale prevede anche la sostituzione degli attuali contatori tradizionali con Nimbus, lo smart meter “H2 ready”, che garantisce le migliori performance in termini di telegestione e telelettura, in grado di gestire miscele di gas naturale e rinnovabili. La sua installazione inizierà già nel 2025 e interesserà circa 570.000 misuratori. È già consolidato anche in Grecia l’impiego di Picarro per la ricerca programmata delle dispersioni gas: la tecnologia più all’avanguardia a livello globale nel monitoraggio preventivo della rete, a partire dal 2025 consentirà di sottoporre a ispezione il 200% del network, dopo aver raggiunto il 150% già nel 2024.
Un sistema pronto per i vettori del futuro
Significativo è l’impegno per lo sviluppo della produzione dei gas rinnovabili. Una rete smart, digitale e flessibile è il presupposto chiave per distribuire biometano e idrogeno, anche in blending con il gas naturale. È per questo che, oltre a lavorare allo sviluppo digitale dell’infrastruttura, Enaon è impegnata in uno screening dei principali impianti di biogas del Paese per promuovere il loro upgrade a biometano e per la connessione alla rete di distribuzione. Sul fronte dell’idrogeno, invece, è già in corso un assesment sull’intero network di distribuzione per valutarne la compatibilità e mettere a punto gli interventi necessari all’ulteriore evoluzione dell’infrastruttura.