Le preoccupazioni per una possibile bolla tecnologica tornano a farsi sentire dopo i risultati deludenti di Oracle, che hanno mostrato ricavi e un outlook inferiori alle attese e un aumento degli investimenti di 15 miliardi di dollari rispetto alle stime precedenti.
Caduta del titolo in after hours
Le azioni Oracle Corp. hanno perso oltre il 10% nelle contrattazioni estese, dopo l’annuncio di un forte incremento delle spese per data center e infrastrutture dedicate all’intelligenza artificiale. Gli investitori temono che i costi crescenti non si traducano rapidamente in ricavi, alimentando scetticismo sul ritmo di monetizzazione del business cloud.
Le azioni hanno toccato un minimo di 197,25 dollari nelle contrattazioni estese dopo aver chiuso a 223,01 dollari a New York. Il titolo ha perso circa un terzo del suo valore dal 10 settembre, quando l’entusiasmo degli investitori per il business cloud di Oracle ha spinto l’azienda al massimo storico.
Crescita del cloud, ma sotto le attese
Nel secondo trimestre fiscale, le vendite cloud sono aumentate del 34% a 7,98 miliardi di dollari, mentre il comparto infrastrutturale ha registrato un +68% a 4,08 miliardi. Nonostante la crescita significativa, entrambi i dati sono rimasti leggermente al di sotto delle stime degli analisti, rafforzando le preoccupazioni del mercato.
Il fatturato totale è aumentato del 14%, raggiungendo i 16,1 miliardi di dollari. Il business delle applicazioni software cloud dell’azienda è cresciuto dell’11%, raggiungendo i 3,9 miliardi di dollari. Si tratta del primo trimestre in cui l’unità di infrastrutture cloud di Oracle ha generato più vendite rispetto al business delle applicazioni. Gli utili rettificati sono stati pari a 2,26 dollari per azione. Le spese in conto capitale, un parametro di riferimento per la spesa nei data center, sono state di circa 12 miliardi di dollari nel trimestre, in aumento rispetto agli 8,5 miliardi di dollari del periodo precedente. Gli analisti avevano previsto 8,25 miliardi di dollari di spese in conto capitale nel trimestre.
Oracle prevede ora che le spese in conto capitale raggiungeranno circa 50 miliardi di dollari nell’anno fiscale che si concluderà a maggio 2026, con un aumento di 15 miliardi di dollari rispetto alle previsioni di settembre, hanno fatto sapere i vertici dell’azienda in una conference call dopo la pubblicazione dei risultati. “La stragrande maggioranza dei nostri investimenti in conto capitale riguarda apparecchiature che generano fatturato e che vengono destinate ai nostri data center e non terreni, edifici o energia, che sono collettivamente coperti da contratti di locazione”, ha affermato Doug Kehring, Principal Financial Officer, durante la conference call. “Oracle non pagherà questi contratti di locazione finché i data center completati e le relative utenze non ci saranno consegnati”.
Oracle conferma le stime di fatturato
Il fatturato annuo è atteso a 67 miliardi di dollari, confermando le previsioni fornite dall’azienda a ottobre. “Come principio fondamentale, ci aspettiamo e ci impegniamo a mantenere il nostro rating sul debito investment grade”, ha aggiunto Kehring. Il consumo di cassa di Oracle è aumentato nel trimestre e il suo flusso di cassa libero ha raggiunto un valore negativo di 10 miliardi di dollari.
“Oracle è molto brava a costruire e gestire data center cloud ad alte prestazioni ed economici”, ha dichiarato Clay Magouyrk, uno dei due amministratori delegati di Oracle. “Poiché i nostri data center sono altamente automatizzati, possiamo costruirne e gestirne di più”. Si tratta del primo rapporto sugli utili di Oracle da quando Safra Catz, Amministratore Delegato di lunga data, è stata sostituita da Magouyrk e Mike Sicilia, che condividono il ruolo di CEO.