Immobiliare: focus su politiche BCE e prospettive 2024

Dopo il ridimensionamento degli ultimi 18 mesi il mercato immobiliare italiano sembra destinato a riprendere una traiettoria ascendente. Chi sale e chi scende e Piazza Affari: viaggio tra le società quotate del settore

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Redazione

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L’andamento del comparto immobiliare in Borsa continua ad essere condizionato dai dati di un mercato che mostra ancora segnali di tentennamento, pur riservando molte promesse per il 2024, in vista di un allentamento delle politiche monetarie delle banche centrali e di una ripresa del mercato dei mutui e quindi delle compravendite di abitazioni. E’ quanto emerge da una serie di ricerche di mercato, pubblicate da alcuni importanti operatori del settore Real Estate.

Uno scenario ancora a luci e ombre

Secondo l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma, negli ultimi 18 mesi, il mercato immobiliare italiano ha evidenziato segnali di appannamento con una flessione della domanda di acquisto che si è tradotta in una riduzione tendenziale delle compravendite di poco inferiore all’8%.  Un dato che nasce – sottolinea Nomisma non tanto da un cambiamento delle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie, ma dalla drastica riduzione del potere d’acquisto, cui si uniscono le politiche restrittive delle banche nell’erogazione di mutui.  I prezzi delle abitazioni in ottimo e buono stato sono cresciuti ancora, facendo segnare nel semestre rispettivamente un aumento dell’1,6% e dell’1,4%. Si tratta, rimarca Nomisma, di incrementi leggermente superiori a quelli registrati nel primo semestre dello scorso anno e che confermano il trend di ascesa dei prezzi delle abitazioni iniziato nel post pandemia.

Un trend confermato dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, che analizzando i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate sulle compravendite residenziali, conferma nel primo trimestre 2024 una riduzione dei volumi del 7,2%, rispetto allo stesso periodo del 2023.  Il mercato immobiliare italiano dunque continua a rallentare ancora per effetto della  combinazione di prezzi e tassi ancora elevati e di una generale prudenza. Si annotano volumi in calo per tutte le grandi città. In particolare, hanno subito una contrazione a doppia Verona (-19,9%), Milano (-13,2%) e Torino (-10,2%).

Ma si torna a costruire

Secondo il report dell’Istat sul comparto residenziale, nel primo trimestre 2024,  si  osserva una crescita congiunturale consistente, che porta sia il numero di abitazioni sia la superficie utile abitabile ai livelli più elevati degli ultimi sette trimestri. La superficie non residenziale, invece, continua ad essere caratterizzata da un andamento altalenante, risultando in diminuzione dopo la rilevante crescita dell’ultimo trimestre dello scorso anno.

In Europa prospettive positive per il 2024

Il mercato immobiliare europeo ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di adattamento nel 2023, con variazioni significative tra i diversi Paesi dovute a differenti reazioni agli eventi economici e agli interventi politici. Lo rileva il report “Housing Insider: European Real Estate Insights” di RE/MAX Europe, che analizza le tendenze nei mercati immobiliari di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio e Svizzera. Le politiche monetarie della BCE e le condizioni di accesso al credito più rigorose degli istituti bancari hanno sicuramente spinto molti potenziali acquirenti a posticipare l’acquisto della casa. Tuttavia,  le previsioni per il 2024 sono più ottimistiche: si attende una stabilità dei prezzi ed un aumento  delle transazioni immobiliari.

Le performance finanziaria del Real Estate

Il settore immobiliare si è mosso fra alti e bassi nel corso della settimana, chiudendo l’ottava con una performance dimessa: l’indice FTSE All Share Ral Estate ha segnato infatti una variazione pari a -0,35%. Al contrario ha fatto meglio il settore europeo, dove l’indice Stoxx 600 Real Estate ha guadagnato il 3,43%.

Tra i player del comparto quotati a Piazza Affari, la palma dei rialzi viene conquistata da Aedes che porta a casa un guadagno del 4,62%.

Brillante anche Dotstay (+4,35%): la società attiva nel settore immobiliare come operatore di relocation e property management per locazioni di medio-lungo termine, ha siglato una partnership strategica con un prestigioso istituto universitario milanese.

Bene anche Gabetti che balza di 3 punti percentuali seguita da Abitare In (+1,7%), che mostra un rialzo più composto, dopo aver smentito le indiscrezioni di stampa su eventuali operazioni straordinarie da parte di Aermont Capital.

Pressochè stabili Risanamento e IGD, mentre spiccano fra i più ampi ribassi quelli di Brioschi, che scivola dell’1,79%, e di Next Re (-0,65%)..