La crisi del debito in Francia tiene sotto scacco il mercati

Dalla reazione della Borsa ai rendimenti dei titoli di Stato: la Francia sorvegliata speciale in Europa

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Redazione

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L’allarme sull’insostenibilità dei conti pubblici e del debito lanciata dal Premier francese Francois Bayrou tiene sotto scacco il governo francese e non solo: i mercati hanno reagito con estrema veemenza alla notizia del voto di fiducia sull’attività di governo e sui tagli alla spesa che andranno effettuati a stretto giro per contenere l’esplosione del debito. I rendimenti dei bond continuano a salire per il maggior premio al rischio ed il differenziale con i titoli italiani si è pressoché azzerato, mentre la Borsa sta vivendo giornate di passione, facendo peggio delle altre borse europee.

L’allarme di Bayrou sul debito

Doccia fredda dal primo ministro Bayrou nella conferenza stampa di rientro dopo la pausa estiva. L’annuncio che il governo porrà la questione di fiducia con una dichiarazione di politica generale, basata sul suo piano di tagli alla spesa pubblica da 44 miliardi di euro, ha solo in parte colto di sprovvista i mercati, che da qualche tempo davano segnali di nervosismo. La data del voto di fiducia è stata fissata per l’8 settembre.

Non c’è più tempo per la Francia che necessita di ridurre l’elevato deficit, che ammontava al 5,8% del PIL a fine 2024, attraverso tagli alla spesa per il welfare e le pensioni ed una revisione delle aliquote fiscali, ai livelli del 2025.

Bayrou ha parlato di un “pericolo immediato” da sovraindebitamento ed ha avvertito che la Francia deve “farvi fronte oggi stesso, senza alcun ritardo”.

“La dipendenza dal debito è diventata cronica e questo denaro, preso in prestito a centinaia di miliardi, non è stato utilizzato come si sarebbe dovuto, per investire”, ma “per le spese correnti”

ha detto.

Per il capo del governo francese, il Paese sta attraversando “un momento preoccupante e quindi decisivo” e l’Europa “dovrebbe parlare con una sola voce. E invece è troppo spesso divisa”.

La reazione della Borsa

La Borsa di Parigi, ieri, è virata in netto ribasso nell’ultima parte della seduta, dopo le parole di Bayrou, ed ha chiuso a -1,59 punti percentuali. Questa mattina, il mercato è arrivato a perdere fino al 2% e mantiene ora un calo dell’1,51%, peggio delle altre borse europee (indice Euronext 100 -1%).

La tensione sui rendimenti dei bond

La tensione del debito si fa sentire soprattutto sul mercato dei bond, i cui rendimenti sono lievitati, sfondando la soglia del 3% e raggiungendo quelli italiani. Una situazione che non si vedeva dalla crisi del debito del 2008. Il rendimento del decennale francese OAT oggi è in aumento al 3,514%, ormai vicinissimo al rendimento del nostro BTP decennale che si attesta al 3,618%.

Anche lo Spread ha ormai quasi raggiunto quello italiano per un doppio effetto combinato che vede la stabilità del Governo Meloni e la promozione delle agenzie di rating quale garanzia di affidabilità del debito, che riduce il premio per il rischio, mentre il peggioramento delle metriche fiscali in Francia fa temere una esplosione incontrollata del debito, aumentando il premio per il rischio. Gli effetti si vedono nei numeri: il differenziale BTP-Bund è sceso a 87,9 punti e sosta ora poco sopra i 77,6 punti del differenziale OAT-Bund. Solo due o tre anni fa la differenza era di oltre 200 punti.

Se poi si guarda alle scadenze brevi a due e cinque anni la situazione appare addirittura ribaltata: i titoli italiani rendono meno di quelli francesi.