Iliad e Vodafone insieme? L’operatore francese ci riprova

Dalla combinazione delle attività italiane - spiega Iliad - nascerebbe l'operatore più innovativo del Paese in grado di fare investimenti per il lungo periodo e competere con un'offerta attrattiva e di qualità sul mercato tricolore

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Redazione

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Iliad si fa avanti per unire le sue attività italiane con Vodafone, e per creare l’operatore di telecomunicazioni più innovativo del Paese, in una fase di grande cambiamento del settore, a seguito della vendita della rete in capo a TIM e di un’accelerazione degli investimenti. La proposta è stata recapitata dalla compagnia che fa capo all’imprenditore francese Xavier Niel ed ora Vodafone dovrà decidere se accettare o meno la proposta di aggregazione.

“Riteniamo che i profili e le competenze complementari di Iliad e Vodafone in Italia ci permetterebbero di costruire un operatore forte con la capacità e la solidità finanziaria necessarie per investire nel lungo termine”, ha affermato Thomas Reynaud, CEO del Gruppo Iliad, aggiungendo “la NewCo sarebbe pienamente impegnata nell’accelerazione della transizione digitale del Paese e in particolare nell’adozione della fibra ottica e nello sviluppo del 5G, con oltre 4 miliardi di euro di investimenti previsti nei prossimi 5 anni”.

I dettagli dell’operazione

La fusione delle attività dei due gruppi porterà alla costituzione di una nuova società (NewCo) partecipata da Iliad e Vodafone, che gestirebbe tutte le attività in Italia dei due operatori ed effettuerebbe gli investimenti di lungo termine necessari per la transizione digitale del Paese..

L’offerta di business combination, secondo Iliad, costituisce una proposta altamente attrattiva per gli stakeholders di Vodafone, in quanto l’enterprise value proposto di 10,45 miliardi di euro, rappresenterebbe un premio significativo per gli azionisti di Vodafone in termini di multiplo dell’EBITDAaL.

Sulla base dell’EBITDAaL stimato di Vodafone Italia di 1,34 miliardi di euro per l’esercizio 2024 (secondo il consensus dei broker), infatti, l’operazione proposta implica un multiplo dell’EBITDAaL di 7,8x, superiore al multiplo dell’EBITDAaL di 7,1x offerto da Iliad nella sua offerta di 11,25 miliardi di euro di febbraio 2022.

Ipotizzando 300 milioni di euro di oneri intercompany e ulteriori oneri al di sotto dell’EBITDAaL, utilizzando un rapporto oneri/ricavi simile a quello ricavabile dai dati pubblicamente disponibili relativi all’operazione Zegona/Vodafone Spagna, il multiplo dell’EBITDAaL rettificato sarebbe pari a 10x.

Nell’ambito della transazione proposta, Iliad avrebbe un diritto di opzione (call option) sulla partecipazione di Vodafone in NewCo con facoltà di acquisire ogni anno il 10% del capitale azionario di NewCo ad un prezzo per azione pari all’equity value al closing. Nel caso in cui Iliad decidesse di esercitare interamente le opzioni call, ciò genererebbe ulteriori 1,95 miliardi di euro di liquidità per Vodafone.

Obiettivo e vantaggi dell’aggregazione

La fusione proposta creerebbe l’operatore più innovativo in un mercato italiano con 5 operatori di rete mobile e oltre 10 fornitori di broadband fissa.

Grazie all’unione di competenze e talenti di Iliad e Vodafone, la NewCo diventerebbe il protagonista sul mercato italiano delle telecomunicazioni per investimenti in tecnologie all’avanguardia e soluzioni customer-centric, supportando e accelerando la transizione digitale del Paese e in particolare l’adozione della fibra ottica.

L’operazione – spiega Iliad – ha l’obiettivo di sviluppare un’offerta di mercato attrattiva, fondata sull’innovazione, la crescita ed una customer experience senza pari.

La combined entity beneficerebbe in particolare dell’approccio innovativo di Iliad alla connettività, all’accessibilità e all’inclusività digitale, unitamente all’expertise di Vodafone nel B2B.

La reazione di Vodafone

Non si è fatta attendere la reazione di Vodafone all’annuncio di Iliad relativo all’Italia, così come comunicata al pubblico e alle autorità regolatorie.

“Coerentemente con le sue precedenti dichiarazioni, Vodafone è favorevole al consolidamento del mercato nei Paesi in cui non riesce a ottenere un adeguato ritorno sul capitale investito e conferma che sta valutando le opzioni con diverse parti per raggiungere questo obiettivo in Italia, anche attraverso una fusione o una cessione.

Non vi è alcuna certezza che alla fine venga concordata una transazione. Se necessario, verrà fatto un ulteriore annuncio quando sarà opportuno”.