Consob, nuove semplificazioni per collocamenti obbligazionari

La nuova regolamentazione vuole garantire tempi e costi ridotti e l'uso della lingua inglese per le domande di collocamento

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Redazione

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Tempistiche più veloci, minori costi e l’uso dell’inglese per le domande di approvazione: sono queste le tre principali novità introdotte dalla nuova regolamentazione della Consob sui prospetti informativi delle emissioni obbligazionarie.
“Le innovazioni – spiega l’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari – rientrano in un più ampio sforzo di razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti normativi che la Consob continua a sviluppare con l’obiettivo di migliorare l’attrattività della piazza finanziaria italiana, mantenendo al tempo stesso i presidi a tutela di risparmiatori e investitori“.

Tempistiche più rapide

Per garantire maggiore certezza in ordine ai tempi dell’iter istruttorio, in linea con le migliori prassi europee, la Consob fornirà un primo informale riscontro entro due giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di approvazione, in merito alle questioni principali che possono emergere da una verifica complessiva della bozza di prospetto.

La richiesta di informazioni supplementari verrà invece formalizzata entro sei giorni lavorativi dalla presentazione della domanda di approvazione del prospetto, termine che si riduce a cinque giorni lavorativi per le offerte rivolte agli investitori istituzionali e di valore unitario superiore a 100.000 euro (cd. offerte wholesale). Per le successive versioni delle bozze di prospetto, la risposta della Consob sarà trasmessa tendenzialmente entro 3 giorni lavorativi dal ricevimento della nuova bozza di prospetto (2 giorni lavorativi per i prospetti destinati esclusivamente alle offerte wholesale).

Sono in arrivo anche altre novità volte a ridurre i tempi di approvazione dei prospetti. La Consob avvierà, infatti, una pubblica consultazione con cui verrà sottoposta all’attenzione del mercato l’ipotesi di attribuire agli stessi uffici competenti e non più alla Commissione l’atto finale di approvazione dei prospetti e degli eventuali supplementi, con ciò accorciando ulteriormente l’iter autorizzativo.

La garanzia di costi ridotti

La nuova regolamentazione va anche incontro alle aspettative degli operatori di mercato, riducendo gli oneri a loro carico: i contributi di vigilanza in vigore dal gennaio scorso sono stati ridotti in misura significativa sia per le offerte rivolte agli investitori istituzionali sia per quelle rivolte ai piccoli risparmiatori (retail).

Nel caso di collocamenti istituzionali gli importi non sono più variabili in base al valore dell’offerta, ma fissi, predeterminati e noti a priori. Nelle offerte retail l’importo variabile in relazione al valore dell’offerta è dimezzato rispetto al 2023, prevedendo anche un tetto massimo inferiore.

L’inglese anche per la domanda

L’uso della lingua inglese, già consentito in Italia per i prospetti informativi, viene adesso esteso anche alle domande di approvazione dei prospetti, che potranno essere presentate, ricorrendo a schemi standard in linea con le prassi comuni in tutta la UE.