Settimana piatta per il real estate: Lagarde conferma neutralità politica BCE

Il comparto immobiliare nazionale resta debole rispetto al resto dell’Europa, nonostante i segnali di vitalità del mercato. In Borsa solo IGD chiude in territorio positivo

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Redazione

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Settimana piatta per il comparto immobiliare italiano, che performa molto al di sotto del settore a livello europeo, a dispetto dei segnali confortanti che arrivano dalle banche centrali e dal mercato immobiliare.

La Presidente della BCE Christine Lagarde ha provato a dare rassicurazioni che la Banca Centrale Europea è “ben posizionata” per affrontare le sfide e gli shock che si presenteranno. In settimana la FED ha invece pubblicato il suo Beige Book che ha evidenziato un quadro di crescita debole e disomogenea tra i vari distretti, con tre aree che segnalano un’espansione “lieve o modesta”, cinque senza variazioni e quattro che registrano un “leggero indebolimento”. Intanto Christopher Waller, governatore della Federal Reserve, ha sostenuto un ulteriore allentamento della politica monetaria (che presuppone un taglio dei tassi di 25 punti base) rispetto all’impostazione attuale che “sta moderatamente limitando la domanda aggregata e l’attività economica”.

I dati macro della settimana

Continuano a calare le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 10 ottobre, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un decremento dell’1,8%, dopo il -4,7% registrato la settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso dell’1%, mentre quello relativo alle nuove domande è diminuito del 2,7%. Lo ha reso noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,42% dal 6,43% precedente.

Secondo l’indice del mercato immobiliare della National Association of Home Builders (NAHB)/Wells Fargo (HMI), la fiducia dei costruttori nel mercato delle case unifamiliari di nuova costruzione si è attestata a 37 punti a ottobre, in aumento di cinque punti rispetto a settembre e al livello più alto da aprile. “L’aumento dell’HMI di ottobre è un segnale positivo per il 2026, poiché le nostre previsioni indicano che l’avvio dei cantieri di case unifamiliari guadagnerà terreno il prossimo anno”, ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB.

Le novità dal settore

Secondo una ricerca di Idealista il mercato immobiliare lombardo sta cambiando pelle. Se Milano resta il baricentro di riferimento, i dati hanno mostrato come le province stiano vivendo un vero e proprio rilancio. Nelle compravendite, l’interesse per i centri di provincia cresce in maniera costante, complice il differenziale di prezzo con il capoluogo. In altre parole, è come se la Lombardia si stesse trasformando in una “città metropolitana diffusa”, con poli sempre più attrattivi e competitivi.

Un focus di Aspesi ha invece rilevato che il mercato immobiliare romano mostra segnali di crescita dei prezzi nel terzo trimestre del 2025, sia nel comparto delle compravendite che in quello delle locazioni. Nell’arco temporale in questione, i costi delle abitazioni in vendita sono saliti del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo i 3.641 euro/mq medi, mentre quelli di affitto hanno registrato un aumento ancor più rilevante (+11,2%), superando i 18 euro/mq di media.

DeA Capital Real Estate SGR ha annunciato il lancio del suo primo Fondo di Investimento Alternativo (FIA) di credito immobiliare, interamente dedicato ad investitori istituzionali internazionali. Infine, Ginvest, gruppo specializzato nella progettazione, sviluppo, vendita e locazione immobiliare, nella gestione di immobili a reddito e nella riqualificazione energetica degli edifici, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025, confermando una performance positiva.

L’andamento del settore in Borsa

Il settore immobiliare in Borsa ha vissuto una settimana piatta, a differenza dell’indice paneuropeo Stoxx 600 Real Estate, che ha invece registrato variazioni apprezzabili (+2,4% su base settimanale). L’indice FTSE Italia All Share Real Estate italiano si è sostanzialmente stabilizzato sui livelli della scorsa settimana (-0,09%), performando comunque meglio dell’indice di mercato FTSE MIB che ha registra un calo dell’1%.

Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, la performance migliore è quella di IGD (+0,86%), unica a chiudere in territorio positivo. La peggiori risultano invece Gabetti (-4,27%) e AbitareIn (-3,24%). In netto calo anche Risanamento (-2,68%) e Brioschi (-2,05%). Cali frazionali invece per NextRe (-0,66%) e Aedes (-0,48%).