Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha alzato la cedola del Btp Più, l’ultimo prodotto retail, quindi dedicato ai risparmiatori privati, dello Stato italiano. Il dicastero ha comunicato i tassi di interesse definitivi, arrotondando le cifre precedentemente diffuse. Una decisione che segue il mercato, avvantaggia i risparmiatori ma potrebbe mettere in ulteriore difficoltà il Tesoro.
La raccolta attraverso questo nuovo strumento è stata un successo, con 14,9 miliardi di euro di Btp Più venduti ai risparmiatori. La prossima emissione di Btp da parte dello Stato italiano sarà a fine febbraio.
Indice
Quanto aumentano le cedole dei Btp Più
Durante l’ultima giornata in cui era possibile acquistare il Btp Più, lo Stato italiano ha deciso di aumentarne leggermente i rendimenti. Le cedole, quindi la percentuale del denaro investito che viene restituita come interesse al creditore in maniera periodica, saranno trimestrali. I rendimenti annui cambieranno in questo modo:
- primi quattro anni: da 2,80% a 2,85%;
- ultimi quattro anni: da 3,60% a 3,70%.
Il Mef ha deciso questo adattamento per allineare i rendimenti alle condizioni di mercato, che hanno visto i titoli di Stato italiani stabilizzarsi sensibilmente.
Una buona notizia per i risparmiatori che hanno investito in questi prodotti e che godranno di un rendimento più alto. Notizia meno buona per le casse dello Stato, che vedono alzarsi ulteriormente il costo dei Btp Più e quindi del debito pubblico, una delle voci di spesa più alte in assoluto.
Raccolta positiva: quasi 15 miliardi
Il Btp Più è stato un successo per quanto riguarda la raccolta di fondi, con 14,9 miliardi di euro che lo Stato ha ricevuto da investitori retail, quindi privati cittadini. Sono stati sottoscritti poco meno di 40mila contratti, per una media di 33mila euro di valore.
Nella famiglia dei Btp Valore, questa raccolta si colloca al quarto posto per totale di fondi ricevuti dallo Stato:
- Btp Valore terza emissione: 18,3 miliardi di euro;
- Btp Valore prima emissione: 18,1 miliardi di euro;
- Btp Valore seconda emissione: 17,2 miliardi di euro;
- Btp Più: 14,9 miliardi di euro.

Solo nell’ultima giornata, venerdì 21 febbraio, che si è chiusa alle 13:00, sono stati raccolti 1,1 miliardi di euro. A contribuire a questa cifra anche un ordine effettuato a 20 minuti dalla fine dell’emissione di 19,7 milioni di euro di Btp. Il possessore di questo contratto per i primi 4 anni si vedrà accreditare cedole da 122mila euro ogni tre mesi.
La prossima emissione di Btp
Nei prossimi mesi lo Stato dovrebbe emettere altri Btp, che saranno l’occasione per i risparmiatori di investire nel debito italiano. Secondo i documenti ministeriali, nel 2025 dovrebbe esserci almeno un’emissione dei Btp Italia, i titoli di Stato indicizzati all’inflazione che hanno avuto particolare successo negli scorsi anni.
Anche se l’aumento dei prezzi è molto calato rispetto al 2022 e al 2023, rimane comunque più alto che in passato, e quindi questi titoli potrebbero rappresentare una soluzione per difendere i propri risparmi.
Più difficile invece l’emissione di Btp Futura, i titoli di Stato con formula “step-up” che garantivano rendimenti crescenti nel tempo. I documenti ministeriali sulle emissioni del 2025 infatti non citano prodotti simili.