Le Borse europee aprono in positivo questa settimana di Ferragosto, caratterizzata da una serie di importanti dati macroeconomici. Tra questi spicca il dato sull’inflazione statunitense di luglio, atteso per mercoledì, che sarà cruciale per determinare se la Fed confermerà la sua intenzione di intervenire sul costo del denaro nella riunione di settembre. Durante la settimana, sono previsti anche i dati sulle vendite al dettaglio in Cina e il Pil giapponese.
Piazza Affari positiva con Banca Mediolanum, Azimut e Tim
La Borsa di Milano apre in rialzo dopo il crollo della scorsa settimana che ha messo ko Wall Street e le borse europee: Piazza Affari in questo momento è a +0,60% a quota 31.974,10 punti.
A registrare un ottimo risultato ci sono Banca Mediolanum, Azimut e Tim: la banca ha aperto con un incremento dell’1,39%, mentre Tim registra un +1,18%. Azimut, società che si occupa di promozione, gestione e distribuzione in Italia di prodotti finanziari ed assicurativi, apre con un +1,16%, dovuto forse alle voci che vedrebbero Oaktree acquisire una partecipazione nella controllata australiana di Azimut, con il presidente Pietro Giuliani che non conferma e non smentisce.
Tra le altre aziende, Saipem registra un +1,26%, Telecom Italia ha visto una crescita dell’1,18%, mentre Stmicroelectronics ha registrato un aumento dell’1,14%.
Tra chi invece ha aperto in negativo ci sono soprattutto Stellantis e la banca Nexi: l’azienda di Tavares registra un -0,28%, mentre Nexi aveva prima aperto in positivo anche sopra il punto percentuale, per poi calare nel giro di pochi minuti al -0,42%. Calo anche per Brunello Cucinelli (-0,18) e Tenaris (-0,12).
Borse europee in positivo ma occhio a Fed e Bce
Le Borse europee aprono la settimana in leggero rialzo, in assenza di grandi spunti e volumi per gli operatori. Tra i mercati europei, Francoforte registra un lieve aumento dello 0,31%. Londra avanza con un progresso dello 0,60%, Madrid lo 0,36% mentre Parigi mostra un modesto rialzo dello 0,27%.
Gli investitori ora si concentrano su alcuni dati macroeconomici degli Stati Uniti, a cominciare dall’andamento dei prezzi al consumo (Cpi) atteso per mercoledì. Si prevede che l’inflazione sia aumentata solo modestamente a luglio, ma secondo gli analisti, probabilmente non abbastanza da indurre la Federal Reserve a cambiare strategia, con un possibile taglio dei tassi di interesse che continua a restare per settembre.
Chi invece potrebbe ridurre i tassi è la Banca Centrale Europea; gli esperti prevedono un taglio ogni trimestre fino alla fine del prossimo anno, anticipando la conclusione del ciclo di allentamento rispetto a quanto previsto inizialmente, che potrebbero scendere così al 2,25% entro dicembre 2025, dopo sei tagli consecutivi di un quarto di punto. In precedenza, gli esperti avevano previsto che questo livello sarebbe stato raggiunto solo nel secondo trimestre del 2026.
Spread a 144 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre la settimana continuando la sua tendenza al ribasso. Nei primi scambi, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il corrispettivo tedesco si attesta a 144 punti base, in calo di un punto rispetto alla chiusura di venerdì. Al contrario, il rendimento del decennale italiano di riferimento inizia la giornata in rialzo, passando al 3,66% rispetto al 3,64% della seduta precedente.