Prestiti: domanda in crescita fra effetti crisi e aumento dei tassi

Secondo il Barometro del CRIF la domanda è cresciuta del 2,1% nei primi 9 mesi dell'anno

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Redazione

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Il crollo del potere d’acquisto rende più povere le famiglie che, per mantenere inalterati i consumi, si stanno indebitando sempre più ed accrescono la domanda di prestiti al contrario di quanto avviene per le imprese. E’ quanto emerge dal Barometro CRIF. L’analisi condotta su fonte EURISC rivela infatti che nei primi 9 mesi del 2023 le richieste di prestiti da parte delle famiglie si caratterizzano per una crescita del +2,1% rispetto al corrispondente periodo 2022. Tuttavia, se guardiamo al singolo mese di settembre si registra una contrazione contenuta della domanda, -2%. L’importo medio si attesta a 8.488 euro, con una crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.

“Nonostante un contesto economico alquanto instabile e complesso, come il rialzo dei tassi di interesse, inflazione e crisi geopolitiche, le famiglie italiane non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi”, afferma Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

Tipologia di prestito

Entrando nel dettaglio dei primi nove mesi dell’anno, i prestiti personali crescono del +20,4%, mentre l’importo medio subisce una contrazione del 4,9%, toccando un valore di 11.725 euro. Dinamica inversa per i prestiti finalizzati, che segnano un -9% ma con un importo medio che si è mantenuto pressoché stabile (+0,2% rispetto allo stesso periodo del 2022), e un valore complessivo di 5.893 euro. Se guardiamo al solo mese di settembre registriamo un ulteriore contrazione del 14,2% per i prestiti finalizzati, mentre i prestiti personali hanno una leggera flessione, -1,7%.

Domanda digitale, il primato della Generazione Z

Per quanto riguarda la domanda digitale, mantiene il primato la Generazione Z (+15%) rispetto a settembre 2022, mentre per le altre generazioni, dopo la spinta pandemica che ha accelerato la trasformazione digitale, emergono i primi segnali di arresto dopo una crescita esponenziale a tre cifre avvenuta nei mesi scorsi.

La distribuzione delle richieste

L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che la maggioranza degli italiani si orienta su prestiti al di sotto dei 5.000 euro, che rappresentano il 53,7% del totale dei finanziamenti richiesti.

Anche l’analisi per tipologia di finanziamento rivela che il 70,3% delle richieste di prestiti finalizzati si orienta su importi al di sotto dei 5.000 euro; la stessa classe d’importo risulta la preferita anche per i prestiti personali, con il 33,0% del totale.

Per quanto riguarda invece la distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che nei primi nove mesi dell’anno, i piani di rimborso superiori ai 5 anni sono quelli maggiormente richiesti, con una quota pari al 27,8% del totale.

Se guardiamo alle diverse forme tecniche, i prestiti finalizzati concentrano la metà delle richieste (50,3%) tra i 18 mesi e i 36 mesi, mentre i prestiti personali si sono indirizzati sempre di più verso piani di rimborso superiori ai 5 anni (50,1%). Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nei primi 9 mesi dell’anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 23,6% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni (20,7%).