Rialzo tassi, la BCE non si ferma più: salasso mutui

"Siamo determinati a garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo", ha ribadito Lagarde

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Redazione

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Alla fine l’hanno spuntata i falchi con buona pace di quanti speravano in una pausa: ieri nuovo rialzo dei tassi d’interesse di un quarto di punto. Il Consiglio direttivo ha deciso infatti di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE, portando quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 4,50%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75% e quello sui depositi al 4%, con effetto dal 20 settembre 2023.

Rialzo tassi, BCE non si ferma

L’incremento dei tassi  – afferma l’Istituto di Francoforte – rispecchia la valutazione del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione, così come desunte dai dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.

L’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato“. spiega la BCE, ribadendo che “il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine”.

Lagarde “determinata”

“Siamo determinati a garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo“. E’ quanto affermato dalla Presidente della BCE Christine Lagarde nella conferenza stampa seguita alla riunione di politica monetaria, confermando che “l’inflazione continua a diminuire, ma si prevede che resterà troppo elevata per troppo tempo.

Lagarde, citando le proiezioni macroeconomiche formulate dallo staff economico della BCE, che rivedono al rialzo la crescita dell’inflazione nel 2023 e 2024, ha spiegato che la revisione ha a che fare con l’aumento del prezzo dell’energia e “le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono elevate, anche se la maggior parte degli indicatori ha iniziato ad attenuarsi”. “Le condizioni di finanziamento si sono ulteriormente inasprite – ha proseguito la Presidente – e stanno frenando sempre più la domanda, e questo è un fattore importante per riportare l’inflazione al livello target”.

“Il Consiglio direttivo della Bce è risoluto nel suo obiettivo di riportare l’inflazione al 2 per cento nell’area euro e “fisseremo i tassi di interesse a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo che sara’ necessario per centrarlo”, ha ribadito oggi  Lagarde nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. La presidente BCE ha poi ribadito la formula utilizzata già ieri dal Consiglio, dopo il nuovo rialzo dei tassi di interesse e in cui molti analisti vedono un segnale di possibile raggiungimento del picco dei tassi. “In base alla nostra valutazione attuale – ha detto – consideriamo che i tassi chiave abbiano raggiunto livelli che, mantenuti abbastanza a lungo, daranno un consistente contributo al tempestivo ritorno dell’inflazione al mostro obiettivo”.

Salasso mutui

“Sulla base della nostra attuale valutazione – ha spiegato Lagarde – riteniamo che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo. Le nostre future decisioni garantiranno che i tassi di interesse chiave della BCE saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario“.

Il decimo rialzo consecutivo dei tassi ovviamente avrà ripercussioni sull’economia, a partire dai mutui.  Una rata del mutuo variabile da 456 euro iniziali potrebbe arrivare a toccare i 759 euro, in crescita del 66% rispetto all’inizio del 2022. La stima arriva dalle simulazioni di Facile.it che indica un aggravio di 303 euro in scia all’ultimo aumento.