Pnrr: confronto “costruttivo” a Bruxelles. Ma Meloni teme lo sgambetto

Incontro positivo del Ministro Fitto a Bruxelles, ma Gentiloni bacchetta Meloni: "Dobbiamo rimboccarci le maniche"

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Redazione

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Che ne sarà della review del Pnrr? Bruxelles approverà le modifiche proposte dall’Italia? La possibilità di passare il test a Bruxelles, a quanto pare, è adombrata dall’atteggiamento ostile del Commissario Paolo Gentiloni che ha già messo in riga il governo Meloni (qui avevamo già parlato del fuoco incrociato su Pnrr e Manovra).

Il  viaggio di Fitto a Bruxelles sembrerebbe annunciare passi avanti sulla terza e quarta rata del Next Generation e sul capitolo RePowerEu, aggiunto al piano originario (qui un elenco delle modifiche apportate), confermando che “l’incontro si è svolto in un clima positivo e costruttivo“. ” È andata molto bene, sono ottimista. Si lavora in maniera positiva”, ha confermato Fitto rispondendo ai cronisti al termine dell’incontro con il capo della task force europea per il Recovery, Celine Gauer. Nell’incontro, spiegano fonti di governo, si è discussa “in modo costruttivo la revisione globale del Pnrr, incluso il nuovo capitolo RePowerEe”. Il lavoro sulla revisione de Pnrr – fanno sapere spiegano le stesse fonti – “continuerà nelle prossime settimane nel quadro della stretta collaborazione tra il Governo italiano e la Commissione europea”.

L’incontro con la Task Force sul Recovery

L’incontro con la Task Force sul Recovery è servito per “un primo confronto dopo la pausa estiva sull’attuazione del Pnrr” fanno sapere fonti di governo. Oltre al tema della revisione del Pnrr con l’aggiunta del capitolo Repower “è stato preso atto in particolare delle discussioni positive intercorse alla riunione del Comitato di Politica Economica sulla terza rata Pnrr e alla riunione del Comitato Economico e Finanziario sulle modifiche alla quarta rata, che dovrebbero consentire all’Italia di ricevere a breve l’esborso della terza rata di 18,5 miliardi di euro, e di presentare nelle prossime settimane la richiesta di pagamento della quarta rata”.

Gentiloni bacchetta Meloni

Solo pochi giorni fa il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni intervistato alla Festa dell’Unità a Ravenna aveva bacchettato il governo Meloni. “Il Pnrr ha fatto passi avanti, non lo nego, ma l’importanza della sfida non è all’altezza, dobbiamo rimboccarci le maniche. Vorrei il Pnrr vorrei fosse l’ossessione quotidiana di chi ci governa – ha affermato Gentiloni intervistato alla Festa dell’Unità a Ravenna –. Stamattina Mattarella al forum di Cernobbio ha mandato un messaggio ‘attenzione Europa, attenzione Italia a non allungare l’elenco di opportunità che non si riescono a spendere e a cogliere’. L’Italia non se lo può permettere”.

Obiettivi e risorse

Sono 525 gli obiettivi, tra milestone e target, e 190 le riforme e gli investimenti che segnano la strada che l’Italia dovrà percorrere per ottenere i 191,5 i miliardi di euro del Pnrr. Ad oggi l’Italia ha ricevuto da Bruxelles quasi 67 miliardi di euro per sostenere gli interventi inseriti nel piano. Nel dettaglio i primi 24,9 miliardi sono stati erogati ad agosto 2021 in forma di pre-finanziamento (pari al 13% del totale), suddivisi in 9 miliardi a fondo perduto e 15,9 di prestiti. La prima rata da 21 miliardi è poi arrivata ad aprile 2022, distribuita in 10 miliardi di sovvenzioni e 11 di prestiti. Un importo di egual misura e identica ripartizione è stato incassato a dicembre 2022 per la seconda tranche.

La terza rata: compromesso sui posti letto degli studenti

L’Italia ha presentato domanda all’Ue per la terza rata alla fine del 2022 e, dopo mesi di trattativa, l’accordo è stato raggiunto lo scorso luglio. L’ok dovrebbe arrivare al più tardi in occasione della riunione dell’Ecofin, calendarizzato per la prossima settimana, ma potrebbe già essere anticipato in settimana da qualcuno dei consigli previsti, e l’incasso si attende, dunque, a breve. In base al compromesso raggiunto con la Commissione europea gli obiettivi raggiunti sono 54 (invece dei 55 previsti dal cronoprogramma) e l’assegno varrà 18,5 miliardi di euro (invece di 19). I 500 milioni mancanti, relativi ai posti letto per gli studenti universitari, slittano alla quarta rata.

La quarta rata

Sono già in corso, intanto, gli ultimi approfondimenti della Commissione alle modifiche apportate dal governo ai target relativi alla quarta rata, che avrebbe 28 obiettivi (invece di 27) e un valore 16,5 miliardi (invece di 16). Una volta ottenuto il nulla osta formale, l’Italia farà ufficiale richiesta per la quarta rata, con l’obiettivo di incassare la tranche entro la fine dell’anno.

Le prossime tappe

Dopo l’invio della proposta di modifica che va a toccare 144 progetti e riforme (sui circa 350 previsti inizialmente) con la missione a Bruxelles di Fitto  è entrata nel vivo la trattativa sul nuovo Pnrr. Il nuovo Pnrr rivede diversi obiettivi, a partire da quelli legati alla quinta rata da 18 miliardi. Questi potrebbero essere chiesti nei primi giorni del 2024, dopo aver completato gli obiettivi entro l’anno. Sempre nel 2024 il governo potrà chiedere anche la sesta rata da 11 miliardi. Mentre nel 2025 sul tavolo ci sono la settima da 18 miliardi, e l’ottava da 11 miliardi. Nel 2026 sono previste la nona rata da 13 miliardi e la decima da 18,1 miliardi.