Costo del cappuccino al bar in impennata: in 3 anni aumenti del 14%, dove è più caro

Il prezzo del cappuccino risente dell'andamento del caffè, sempre più scarso per via del cambiamento climatico. Dove costa di più e dove costa meno

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il cappuccino diventa salatissimo nel 2024: il costo al bar ha subito un’impennata, se paragonato al prezzo medio applicato nel 2021. Oggi il costo medio di un cappuccino si aggira attorno a 1,59 euro, seppure sfondando quota 2 euro in determinate città. Tre anni fa il costo si assestava a quota 1,39 euro.

È stata l’associazione Assoutenti ad aver confrontato il prezzo della bevanda oggi rispetto al 2021, elaborando i dati pubblicati dell’osservatorio del Mimit. Dall’analisi è emerso come a Bolzano venga servito il cappuccino più costoso (2,17 euro), mentre a Catanzaro viene offerto il più economico. Il motivo è legato ai rincari del caffè, causati dai rialzi della materia prima.

Città più care

Questo il podio delle città in cui il cappuccino costa di più:

  1. a Bolzano la bevanda al bar ha un prezzo medio di 2,17 euro, ma il suo prezzo massimo può arrivare a 2,50 euro;
  2. segue Palermo con una media di 1,87 euro;
  3. a Trieste il prezzo medio è di 1,80 euro.

Ma oltre ai prezzi assoluti, destano meraviglia anche i rincari relativi: l’incremento maggiore lo si trova a Pescara (+28,1% rispetto al 2021), seguono Napoli (+27,5%) e Bolzano (+24%).

Città più economiche

Di seguito le città cove il cappuccino è più economico:

  1. a Catanzaro il prezzo medio è di 1,28 euro e il prezzo massimo di 1,50 euro è inferiore a quello delle città indicate precedentemente;
  2. a Roma il costo medio è di 1,32 euro;
  3. a Firenze è di 1,41 euro.

Il perché dei rincari

“Gli incrementi dei listini del caffè nei pubblici esercizi e i rialzi delle quotazioni di Robusta e Arabica registrati nell’ultimo periodo hanno avuto effetti diretti anche sul tradizionale cappuccino, determinando un sensibile aumento dei prezzi praticati ai consumatori”, spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso. “Rincari che, di questo passo se si considera anche l’andamento del caffè, potrebbero modificare le abitudini degli italiani, considerato che ad oggi 5,5 milioni di italiani fanno ogni giorno colazione in uno dei tanti bar dislocati sul nostro territorio”.

Sale il prezzo del caffè e, di conseguenza, sale anche quello del cappuccino. L’espresso al bar ha già subito continui rincari dei listini negli ultimi anni. Oggi il prezzo medio di una tazzina di caffè al bar si assesta su un +15% rispetto al 2021.

Il prezzo della qualità di caffè Robusta ha raggiunto i livelli più elevati di sempre, fissandosi attorno ai 4.820 dollari alla tonnellata e segnando il +80% in un anno. L’Arabica si aggira invece sui 5.700 dollari alla tonnellata (+66% rispetto al 2023). Il maggiore costo affrontato dagli esercenti si riverbera inevitabilmente sulle tasche dei consumatori.

Sul banco degli imputati c’è, ancora una volta, il cambiamento climatico: prima c’è stata la siccità in Vietnam, uno dei maggiori produttori di Robusta, poi la scarsità di piogge in Brasile. Ma non solo: la crisi del Mar Rosso ha mandato alle stelle i prezzi delle materie prime. E una crisi simile a quella del caffè la sta affrontando anche il mercato del cacao.